«Parcheggi e periferie»: Raggi porta al Mise i dossier della Capitale

Calenda e Raggi (ansa)
di Simone Canettieri e Umberto Mancini
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Martedì 10 Ottobre 2017, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 23:00

Un incontro costruttivo, aperto, a tutto campo. Un vertice nel corso del quale i rappresentanti della sindaca Virginia Raggi - ovvero il direttore generale di Roma Capitale Franco Giampaoletti e il vice capo di gabinetto Gabriella Acerbi, insieme al delegato per il Personale Antonio De Santis - non hanno portato carte, né mostrato cifre o fatto richieste particolari, ma solo manifestato disponibilità a discutere di tutto. Per la presentazione dei dossier tematici, dicono al ministero di via Veneto, bisognerà aspettare domani. Dopo le polemiche, i tecnici del Mise si aspettano che domani possa iniziare il confronto vero. Che deve partire dai dati concreti, dai progetti, dai numeri. Con al centro solo Roma e il suo futuro.

I TEMI
Ieri c'è stata una prima formale presa di contatto in un'atmosfera - spiegano al ministero - collaborativa e senza pregiudiziali. Sfumate le tensioni dei giorni scorsi, adesso dalle parole si dovrà passare ai fatti. Visto che il tempo stringe e i mali della Capitale vanno affrontati subito. Al Mise, va detto, l'attenzione si concentrerà principalmente dei temi legati allo sviluppo, ovvero quelli legate alle imprese, al digitale, alla competitività nelle sue articolazioni mentre per quanto riguarda infrastrutture e trasporti altri dovranno essere gli interlocutori.

Di certo dovrà essere fatta una sintesi in quella cabina di regia che, almeno nelle intenzioni del ministro Carlo Calenda, deve consentire di aprire una fase nuova. In ballo, come noto, ci sono 2,6 miliardi di euro di finanziamenti. Soldi per dare una scossa alla Capitale, invertendo una pericoloso avvitamento dell'economia che, tra fuga di imprese, mala gestione e tasse record, rischia di portare ad un doloroso e inevitabile declino. Il Campidoglio presenterà al tavolo quattro dossier.

LA STRATEGIA
Il Comune sa che il tavolo si occupa di sviluppo industriale ma in queste ore punta ad allargarlo a più ambiti possibili, vista l'interlocuzione comunque con un pezzo importante di Governo. La giunta Raggi si sta concentrando su quattro dossier. Il primo è quello delle infrastrutture materiali (dai parcheggi di scambio alla chiusura dell'anello ferroviario), poi c'è l'innovazione sociale. E cioè la riqualificazione di zone periferiche della Capitale. Poi c'è il comparto dell'innovazione tecnologica: dalla banda larga al Wifi.

Infine, il piano del Comune comprende la mobilità sostenibile: la smart city che si muove grazie all'energia elettrica e alle ciclabili, ma anche con il potenziamento dei mezzi pubblici, a partire dai tram. Sullo sfondo il Campidoglio punta anche a norme più snelle per chi fa imprese. Si passa dallo sburocratizzazione fino al sogno delle zone franche per rilanciare un settore in ginocchio. Nel pomeriggio di ieri, infine, c'è stato un secondo giro di tavolo, questa volta tra i tecnici del Mise e i rappresentati dei confederali di Cgil, Cisl e Uil. Un altro incontro interlocutorio in attesa di domani, quando si entrerà nel vivo. Ultima tappa prima del debutto del tavolo per il rilancio di Roma, atteso per martedì prossimo. Una settimana per stringere.

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