Nomine al vaglio della Corte dei Conti: «Raggi, ipotesi danno erariale per Renato Marra e Romeo»

Nomine al vaglio della Corte dei Conti: «Raggi, ipotesi danno erariale per Renato Marra e Romeo»
di Michela Allegri
2 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Ottobre 2017, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 08:39
L'affaire nomine torna a scuotere i vertici del Campidoglio targato 5 Stelle. Questa volta a occuparsene è la Corte dei conti. E, soprattutto, un altro componente della famiglia Marra finisce nel mirino dei magistrati. Al vaglio dei pm di viale Mazzini, che ipotizzano il danno erariale, non ci sono solo le promozioni dell'ex fedelissimo della sindaca Salvatore Romeo e di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex braccio destro e vicecapo di gabinetto della prima cittadina, già sotto processo per corruzione. Nel fascicolo della pm Rosa Francaviglia compare anche il nome di Francesca Marra, sorella dell'ex finanziere, funzionaria del III Municipio.

IL RUOLO DEL SINDACO
Per quanto riguarda la sindaca Virginia Raggi, i magistrati, guidati dal procuratore Andrea Lupi, stanno passando al setaccio tutte le nomine fatte dalla prima cittadina, fin dal momento del suo insediamento sul gradino più alto del Campidoglio, concentrandosi, in particolare, su quelle Salvatore Romeo e Renato Marra. L'avanzamento di carriera del primo, che da funzionario del Dipartimento Partecipate era diventato capo della segreteria politica, con un aumento di stipendio da 39mila euro a 110mila euro annui, poi ridotti a 93mila a seguito dei rilievi Anac, sarebbe stato disposto con una procedura illegittima. Per la stessa vicenda, i magistrati penali, che avevano indagato entrambi per abuso d'ufficio, hanno chiesto l'archiviazione del caso.

Anche se la procedura seguita era irregolare, infatti, non è stato ravvisato l'elemento soggettivo del reato: nella condotta della Raggi e dell'ex fedelissimo non c'era né dolo né consapevolezza di stare infrangendo la legge. Per la Corte dei conti il discorso è diverso: aver seguito una procedura irregolare potrebbe aver provocato un danno alle casse pubbliche. I magistrati di viale Mazzini indagano anche sulla nomina alla direzione del Turismo di Renato Marra.

IL MUNICIPIO
Uno scatto di carriera che ha già la sindaca anche a un passo dal processo penale, per falso ideologico in atto pubblico, per aver mentito all'Anac. La prima cittadina, infatti, in una nota indirizzata alla responsabile Anticorruzione del Comune aveva dichiarato di aver deciso quella promozione in totale autonomia e che Raffaele aveva avuto un ruolo «di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da lei assunte».

In realtà, dall'inchiesta è emerso che il suo ex braccio destro avrebbe partecipato attivamente alla procedura, raccomandando il fratello e violando la normativa comunale che impone di astenersi in caso di nomina di parenti. Una condotta che ora gli costa l'accusa di abuso d'ufficio.

Francesca Marra, invece, è una dipendente pubblica capitolina da più tempo. Arriva in Comune nel 2010. Nell'allora IV Municipio, diventato poi III, ricopre il ruolo di funzionario amministrativo dell'ufficio centri sociali e soggiorni per anziani. Viene ingaggiata senza chiamata diretta o concorso, ma con una procedimento di mobilità da un altro Comune. Nel 2015, con la rotazione dei comunali viene trasferita alla direzione Socio educativa.