Per Virginia Raggi si tratta in un certo senso di un passaggio storico: il titolare di questo ruolo manca dal 1° settembre 2016. Gli appassionati della materia si ricorderanno senza dubbio il nome di Carla Raineri, il giudice di Milano che, dopo due mesi di giunta M5S nella Capitale, si dimise in polemica con Raggi per via dello strapotere che stava assumendo tal Raffaele Marra. All'epoca - sono passati due anni ma sembrano venti - l'allora capo di gabinetto si portò dietro altre dimissioni, stile grappolo (l'assessore al Bilancio Marcello Minenna, i vertici delle società municipalizzate). Bene, da quel giorno la poltrona che scotta è rimasta vuota e vacante.
IL VALZER
Anzi, è stata dapprima ricoperta nel ruolo di vice da Marra (poi spedito al Personale prima dell'arresto e fino ai giorni nostri) e fino a oggi è stata retta da un'altra Virginia, che di cognome fa Proverbio, dirigente amministrativa interna di lungo corso. Adesso sembrerebbe arrivato il momento della svolta - anche se tra i corridoi del Comune la cautela è massima fino alla firma decisiva - e il periodo non è affatto casuale.
Il nuovo capo di gabinetto, dopo una caccia faticosa fatta di rinunce e depistaggi, prenderà servizio a fine mese. A pochissime settimane cioè dalla sentenza in appello che ha riconosciuto l'associazione mafiosa nell'inchiesta sul Mondo di Mezzo. E per la grillina sarà una risposta a chi la critica per la situazione di stallo in cui versa la macchina amministrativa della Capitale, e a cascata la città. Una paralisi che passa dai servizi essenziali fino appunto alle gare pubbliche che non partono. Dal verde alle buche.
Per Raggi sarà importante portare a casa questo risultato anche perché sarà una risposta anche interna. È inutile ricordare la scadenza che l'attende tra poco: il processo. Che nasce proprio da una serie di atti - legati alla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato - interni del Campidoglio. Errori abbastanza evitabili, forse, «se fosse stata all'epoca ben consigliata» Ma, come diceva il Maestro Manzi, non è mai troppo tardi. Almeno così si augurano dalle parti del nuovo Raggio magico.
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