La sindaca Raggi: «Roma non più ladrona. Io non batto cassa, chiedo poteri»

La sindaca Raggi: «Roma non più ladrona. Io non batto cassa, chiedo poteri»
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Mercoledì 11 Luglio 2018, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 14:42
«Roma non è più ladrona. Abbiamo trovato 1 miliardo e 300 milioni di debiti e siamo già scesi al di sotto del miliardo senza bloccare gli investimenti. Nessuno vuole battere cassa. Mi sono sempre spesa per competenze e poteri, a cui seguiranno fondi specifici, ma io chiedo competenze». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi parlando durante la presentazione di una ricerca su Roma nel 2030. 

«Tutte le capitali mondo vengono supportate dal governo. La bella notizia è che ieri ho incontrato il vicepremier Di Maio e abbiamo aperto un ragionamento su Roma e convenuto sull'idea di dar vita ad una cabina interministeriale per lo sviluppo della città. Vogliamo portare Roma ad essere un interlocutore del governo per andare a relazionarsi con i ministeri. Vogliamo competere alla pari con Londra, Parigi e Shanghai. Nessuna capitale al mondo ce la può fare senza un governo che creda nella capitale come motore. E questa governo ha accettato la sfida», ha aggiunto la sindaca.

Proprio a proposito della ricerca, la sindaca ha sottolineato: «Questo è uno studio prezioso che ci serve per correggere la rotta, come stiamo facendo. Alcune cose vanno fatte oppure è meglio andare via, ma noi abbiamo intenzione di restare e invertire la rotta. È un onore essere la sindaca di Roma in un momento così particolare, la città sconta delle difficoltà e noi quando ci siamo insediati abbiamo deciso di iniziare dal principio e costruire le fondamenta per poi sviluppare un futuro solido. Dobbiamo uscire dalla logica delle emergenze e iniziare a pensare in grande guardando oltre, guardando al 2030 o al 2050: è quello che fanno in tutte le città del mondo e dobbiamo farlo anche noi. Scontiamo un piccolo gap, ma siamo pronti a colmarlo».

Ha annunciato che parterciperà
«in autunno all'U20 (a Buenos Aires, ndr), un convegno tra tante città del mondo che pongono al governo dei temi. L'innovazione è la priorità delle priorità e si deve agganciare a tema della sostenibilità». E poi: «Stiamo pagando tutti i debiti fuori bilancio che abbiamo trovato. E quindi gli imprenditori che avevano fatto dei lavori e non erano stati pagati ora lentamente riavranno i loro soldi. Intanto, abbiamo abbattuto i tempi di pagamento per chi contratta e oggi siamo a poco meno dei 49 giorni».

Alla presentazione di
“Roma 2030” è intervenuto anche il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. «Oggi abbiamo di fronte a noi una sfida epocale - ha detto -, quella di dare vita a un nuovo Rinascimento per la nostra città.
Per vincerla, dobbiamo mettere in campo le nostre risorse e, insieme, le nostre energie più vive, convogliandole in un orizzonte di senso condiviso. Perché Roma si proietti con fiducia nel futuro e nel cambiamento, è necessario un nuovo modello di sviluppo che sappia valorizzarne al meglio le vocazioni e le eccellenze innescando un circuito virtuoso di sviluppo». Ha aggiunto: «Non possiamo permetterci di accumulare ulteriori ritardi. I punti di debolezza della nostra città emersi dalla ricerca sono un forte campanello d'allarme: stasi economica; stasi demografica; crescente marginalità rispetto alla rete mondiale, sia economica che geopolitica rassegnazione delle élite; servizi pubblici indecenti. Ma, a mio avviso, è ancora più preoccupante l'assenza di una visione per il futuro e l'assenza di qualsivoglia progetto politico. Non possiamo più attendere oltre: è tempo di elaborare, tutti insieme, una visione complessiva e strategica condivisa di sviluppo della città, con la quale aprire una nuova pagina di prosperità economica e sociale. La sfida è difficile, ma sono convintamente ottimista perché la nostra, nonostante tutto, rimane una città vitale e ricca di risorse».
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