Roma, Prima Porta prepara la fiaccolata: «Strade colabrodo, il Comune intervenga»

Roma, Prima Porta prepara la fiaccolata: «Strade colabrodo, il Comune intervenga»
di Valeria Arnaldi e Camilla Mozzetti
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Lunedì 19 Marzo 2018, 08:39
C'è chi è convinto che solo le armi dell'ironia e della gentilezza possano destare dal torpore l'amministrazione di Roma Capitale a compiere interventi tempestivi per coprire le migliaia di buche e voragini che si sono aperte sulle strade della città e chi, invece, è pronto a organizzare con toni tutt'altro che pacifici altre e nuove manifestazioni di protesta dopo quella che ha sfilato a Ostia al grido basta toppe, vogliamo strade sicure. Di certo non mancheranno gli appuntamenti, organizzati dal basso, dai cittadini di diversi quartieri costretti a fare da giorni i conti con le buche. Si parte il prossimo fine settimana con la manifestazione pacifica ideata da un gruppo di ragazzi under 35 dell'Appio-Tuscolano che sotto l'egida Fiori cresciuti in mezzo ai sampietrini pianteranno viole e primule nei crateri delle borgate. «Abbiamo acquistato spiega Luca Di Egidio 150 chili di terra e 40 piantine da collocare nelle buche di periferia».

FIORI NELLE BORGATE
Non a caso il gruppo di giovani, dopo gli interventi compiuti nel VII Municipio, si sposterà lontano dal Centro «in quei territori conclude Di Egidio dove l'emergenza buche sta inasprendo altre problematiche: l'assenza di trasporti, l'incuria e il degrado». Ecco allora che gli interventi saranno svolti a Spinaceto, Centocelle, San Basilio, Tor Bella Monaca e Torre Maura, territori nei quali le buche si contano a centinaia. Manifestazioni e addirittura fiaccolate, saranno poi, organizzate entro i prossimi dieci giorni in varie zone a nord di Roma.

DALLA CASSIA A PRIMA PORTA
«Stiamo pensando di organizzare una passeggiata, chiamando a raccolta più residenti possibili per sensibilizzare il Comune sull'incresciosa situazione che ci attanaglia», spiega Carla Mazzucchelli, portavoce del gruppo Facebook Sei della Cassia se.... «Il nostro è un territorio molto vasto aggiunge che da Ponte Milvio arriva in quadranti a ridosso con il viterbese, da settimane facciano i conti con buche e voragini». Tanto per citare un caso, in via Vibo Mariano un cratere è transennato ma non ricoperto da 15 giorni. A Prima Porta, invece, dove via di Valle Muricana ha assunto i contorni del rally Dakar, i cittadini stanno pensando di riunirsi e sfilare per le strade della zona in una fiaccolata serale «Pensiamo di coinvolgere spiega Maurizio Sette anche altri quartieri perché il problema è molto ampio». E attraversa Roma in modo democratico. Alcuni cittadini da tempo subentrano alle mancanze del Comune (ieri il sindaco Raggi ha incontrato i volontari di Retake sottolineando l'importanza della collaborazione), altri invece sono pronti a bussare alle porte dei Municipi per ottenere risposte concrete e riservare in un secondo momento azioni plateali. Accade in XIV Municipio dove i residenti fanno ormai i conti con le crepe nell'asfalto, alcune voragini, senza trascurare problemi ormai ritenuti ordinari, come la segnaletica orizzontale cancellata, l'assenza di strisce pedonali, i marciapiedi impraticabili. Disservizi in sostanza, per i quali, si attendono soluzioni immediate. In assenza, però, i residenti di Monte Mario sono pronti a scendere in piazza.

«IN ATTESA DI RISPOSTE»
«Ho ottenuto per il 30 marzo un appuntamento con il presidente del XIV municipio, Alfredo Campagna racconta Giovanni Ceccaroni, portavoce del Comitato XIV Roma mi presenterò con una delegazione di una decina di persone per discutere del problema generale della sicurezza e, in particolare, delle condizioni delle strade, divenute pericolose, in alcuni punti pericolosissime, a causa delle buche e della mancanza di segnaletica orizzontale». A preoccupare sono, in particolare, le vie che conducono alle scuole. «Le uniche strade rifatte, qui, sono quelle nelle quali sono intervenute le società di servizi. Se il presidente del Municipio non ci darà le risposte che attendiamo e se non saranno risposte serie e concrete, allora ci attiveremo e porteremo avanti la nostra protesta in più modalità». Di mettere in atto vere e proprie manifestazioni nella zona si parla già da tempo. «Recentemente sono passati i tappabuchi e bene o male hanno tappato dove serviva conclude quindi abbiamo deciso di aspettare, ma presto ci ritroveremo esattamente come eravamo prima: l'asfalto messo in questo modo dura pochissimo, specialmente quando piove».
 
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