Sgomberi, il Prefetto sollecita Raggi: «Noi siamo pronti, ma con le mani legate»

Sgomberi, il Prefetto sollecita Raggi: «Noi siamo pronti, ma con le mani legate»
di Simone Canettieri
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Venerdì 6 Luglio 2018, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 07:57

Prefetto Paola Basilone, lo Stato e il ministero dell'Interno sono stati condannati a pagare 28 milioni di euro ai proprietari dell'ex fabbrica Fiorucci sulla Prenestina, occupata da anni. Non è la prima volta che accade.
«Ho chiesto di prendermi il fascicolo di questo dossier, purtroppo in via Prenestina non è l'unico caso di illegalità di questo genere. Sono situazioni a noi note».

Sul fronte occupazioni, da un anno a questa parte, è tutto fermo. Perché?
«Il principio che noi abbiamo stabilito, come tavolo metropolitano presieduto dalla sindaca Raggi, è quello di darci dei criteri diversi di priorità».

Ossia?
«Vanno sgomberati, in maniera prioritaria, gli immobili gravati da criticità legate alla sicurezza. Dei circa 90 presenti nella Capitale ce ne sono alcuni con problemi statici: dobbiamo partire da questi».

E perché non partite?
«La sindaca Virginia Raggi deve procedere con il censimento delle fragilità che vivono all'interno di questi edifici, donne e bambini, ma anche anziani. L'abbiamo più volte sollecitata si tratta di un adempimento che spetta al Comune. Per cui..».

Siete bloccati?
«Fermo restando che noi dobbiamo seguire i paletti della circolare Minniti, fino a quando non sarà aggiornata o cambiata, dobbiamo tenere in considerazione le soluzioni abitative per i nuclei fragili che togliamo dall'illegalità, motivo per cui chiediamo il censimento».

Quindi il Campidoglio è inadempiente?
«Non posso dire che il Comune sia inadempiente, gli abbiamo detto bene: procedete con i primi censimenti di quattro immobili pericolosi».

Tra questi c'è quello di via del Policlinico, per esempio?
«Per via del Policlinico abbiamo avuto una sentenza del Tar, la cui problematica era stata segnalata dalla proprietà. L'ufficio immobili pericolanti del Comune ha ritenuto che non ci fosse una situazione di pericolo».

Ma lei intanto ha mai ricevuto questi censimenti?
«Al momento ancora no. E comunque il problema è che, una volta individuate le fragilità, il Comune ci deve dire dove mettere queste persone».

E su questo fronte cosa si sa?
«Nulla».

Quindi lei sta dicendo che ha le mani legate?
«Sì, io non posso fare niente, ho appunto le mani legate, ho dimostrato il mio attivismo fino ad agosto dell'anno scorso».

Si riferisce a via Curtatone, il palazzo dei migranti?
«Sì, abbiamo sgomberato 38mila metri quadrati di un edificio con tutte le conseguenze che ci sono state. Come possibilità di impiego di forze pubbliche siamo in grado di fare qualsiasi tipo di sgombero, non ci mancano né il coraggio né la forza. Il problema è che poi dobbiamo attenerci alla circolare Minniti».

Ha sentito il ministro dell'Interno Matteo Salvini? A Il Messaggero ha detto che arriverà una stretta sulle occupazioni.
«Il ministro? Ancora non l'ho sentito. Noi siamo pronti e operativi, ma non dipende solo da noi».
 

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