Furti, degrado, aggressioni e sporcizia a Castro Pretorio ed Esquilino, i residenti diffidano il Comune

«Un'iniziativa civica per farci sentire»

Furti, degrado, aggressioni e sporcizia a Castro Pretorio ed Esquilino, i residenti diffidano il Comune
di Noemi Aloisi
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 16:56

Furti, aggressioni, degrado, sporcizia, atti vandalici e molto altro, tutto ciò accade in pieno centro nei Rioni di Castro Pretorio ed Esquilino. Sono molte le denunce effettuate dai residenti per chiedere aiuto riguardo una situazione davvero difficile con cui convivere quotidianamente. Con il nuovo anno e il Giubileo alle porte gli abitanti non ci stanno più. «Si tratta dell'ennesima iniziativa civica, fatta dai residenti perché la situazione continua ad essere ingovernabile e fuori controllo. Sotto i portici di Piazza Vittorio regna l'anarchia più totale, a Viale Pretoriano le tendopoli si riformano il giorno dopo lo sgombero. Si tratta di una condizione pessima, c'è un problema enorme anche dal punto di vista igienico sanitario. Strade ricoperte da escrementi umani, rifiuti di cibo abbandonato agli angoli delle strade, che poi diventa colonia di ratti». Due quartieri totalmente allo sbando di cui nessuno sembra occuparsi o almeno non abbastanza. Ogni giorno cresce il numero delle automobili  vandalizzate, non mancano i furti e le aggressioni fisiche e verbali.

I giovani e le ragazze hanno paura di circolare quando cala il sole, e i genitori sono preoccupati quando escono con i loro figli.

La diffida al Comune nasce proprio dall'esasperazione di chi vuole che le cose cambino. «A preparare meticolosamente il documento è stata l'avvocato Carmen Trimarchi, sostenuta da una fetta consistente di abitanti e commercianti che condividono questa battaglia civica e non politica. Sono molti gli eventi anche gravi che potrebbero essere ricordati che si sono susseguiti nel corso degli anni. Il problema non sono solo i rifiuti che passano in secondo piano, si fa riferimento a spaccio di eroina, crack, bivacchi rapine, risse, accoltellamenti, minacce verbali e molto altro». Nella diffida per la sicurezza urbana, l'igiene e il decoro dei Rioni, vengono citati diverse figure tra cui il Sindaco, la Polizia locale, la Prefettura, la Questura, il Commissariato, i Carabinieri di Piazza Dante, la Regione Lazio, diversi Assessori, l'Asl e l'UNESCO.

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