Travis Scott, il concerto al Circo Massimo e la gang del peperoncino. Polemica sul "terremoto"

Spruzzato spray tra la folla: sessanta persone con gli occhi arrossati. La direttrice del parco archeologico interviene contro «questi eventi»

Travis Scott, il concerto al Circo Massimo e la gang del peperoncino. Polemica sul "terremoto"
di Alessia Marani
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Settantamila persone per il concerto di Travis Scott al Circo Massimo dell'altra sera: una città nella città. L'esibizione del rapper americano, che ha catalizzato su Roma gli occhi di tutto il mondo, ha riservato sorprese. Canore e non. Soprattutto ci sono stati momenti di paura quando nel parterre un migliaio di persone hanno cominciato ad accalcarsi e la polizia e i carabinieri le hanno fatte defluire evitando il peggio. Una sessantina di giovani, però, si sono precipitati nei punti di primo soccorso allestiti per l'occasione per irritazioni agli occhi e alla gola. Il sospetto è che qualcuno possa avere nebulizzato sostanze urticanti nell'aria, come faceva la banda del peperoncino, la gang che agiva durante i concerti con lo scopo di rubare nella confusione. Ci sono immagini del momento di calca postate anche sui social (rilanciate da Welcome to favelas) in cui si vede il fuggi fuggi. Uno steward è anche caduto a terra. In molti hanno temuto di rimanere schiacciati. La situazione si è però risolta prontamente, con gli agenti che in collegamento radio tra loro hanno aperto le transenne per "liberare" la folla secondo il piano già elaborato dalla Questura durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunito in Prefettura in vista della kermesse. Sul caso ci sono indagini in corso del commissariato Trevi. Verranno visionate le immagini e ascoltati testimoni per capire chi e cosa abbia provocato il parapiglia. Nel mirino le gang miste di giovanissimi italiani e maghrebini che stazionano in largo Agnesi tra la fermata Colosseo della metro e il Celio e le cui scorribande finiscono in denunce, una dopo l'altra, di donne, anziani e turisti che vengono rapinati. Anche se è difficile ritenere che abbiano pagato il biglietto per entrare nel parterre.

 

LO SCHIANTO

Ma non è stato l'unico evento che ha rischiato di rovinare il music show.

Un ragazzino di 14 anni è precipitato in una buca profonda quattro metri all'interno dell'area archeologica del Palatino che si affaccia sull'area del concerto al Circo Massimo. Con una decina di amici, tutti di Roma nord, aveva scavalcato la recinzione del sito custodito dalla Sovrintendenza, per raggiungere la "terrazza" e assistere da lì, gratis, allo spettacolo.

Quando, però, i vigilantes se ne sono accorti e li hanno richiamati all'ordine per la "bravata" fatta, i ragazzi si sono dileguati. Nella foga e nell'oscurità, il quattordicenne, tuttavia, ha perso l'equilibrio ed è precipitato di sotto. Un volo che poteva essere fatale. Per estrarlo è stato necessario l'intervento dei Vigili del fuoco. Per fortuna il ragazzo se l'è cavata. Ieri pomeriggio era ancora tenuto in osservazione al pronto soccorso dell'ospedale Bambino Gesù dove era stata portato in ambulanza in codice rosso. È fuori pericolo di vita, ma è tenuto sotto controllo per escludere conseguenze di tipo neurologico, dovute alla caduta da una simile altezza. I carabinieri del comando di piazza Venezia lo hanno identificato e affidato ai genitori. Verrà denunciato per invasione di terreni o edifici.
Durante tutta la giornata sono state circa 400 le persone che, per motivi vari, si sono rivolte ai posti di primo soccorso. Infine, non hanno vibrato d'emozioni solo fan e spettatori al Circo Massimo, ma hanno letteralmente vibrato palazzi e abitazioni anche a diversi chilometri di distanza. Nella serata sono state innumerevoli le segnalazioni per presunte scosse di terremoto avvertite in buona parte del quadrante Sud-est della Capitale: da San Giovanni al quartiere Statuario sull'Appia, fino all'Ardeatino e a Trigoria. «Qualcuno ha sentito la scossa? Hanno vibrato vetri e bicchieri», il refrain. Decine le chiamate ai vigili del fuoco. Anche la presentatrice tv Caterina Balivo, in pieno concerto, ha twittato: «Qualcuno ha sentito il terremoto a Roma? O l'ho sognato?». Chi si è affrettato a verificare l'evento sulla pagina dei terremoti "in diretta" sul sito dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) non ha trovato traccia del sisma. E sotto accusa sono finiti i decibel "selvaggi" del Circo Massimo. Il caso ha generato forti polemiche. Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo ha annunciato il suo prossimo parere negativo per simili eventi: «Visto quello che è successo, anche in relazione alla pubblica incolumità e alla conservazione e tutela del patrimonio archeologico, noi daremo parere negativo a questo tipo di eventi».
Intorno alle 20 a chiamare i vigili del fuoco, erano stati persino una trentina di dipendenti del Ministero della Salute sul lungotevere, a Trastevere, spaventati per avere sentito vibrare e oscillare il palazzo ai piani alti. Sul posto pompieri e carabinieri. L'edificio è stato fatto evacuare per precauzione, dopo attenti controlli delle squadre del 115 è stato dato il via libera per potere rientrare. Nessuna crepa o fessura è stata rilevata.

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