25 aprile a Roma, scontro tra Comunità ebraica e palestinese: salta il corteo unitario

25 aprile a Roma, corteo unitario a rischio. Palestinesi: kefieh e bandiere. Protesta la Comunità ebraica. Campidoglio: no strumentalizzazioni
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Lunedì 23 Aprile 2018, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 20:33

Salta il corteo unitario del 25 aprile a Roma. Dopo che la Comunità Palestinese di Roma ha annunciato che parteciperà alla manifestazione con bandiere palestinesi e kefieh, quella ebraica ha deciso di non prendere parte al corteo. 

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«Nonostante il tavolo aperto dal Comune e gli sforzi della Sindaca Virginia Raggi che ringraziamo per quanto fatto fino ad ora e per essersi espressa chiaramente sulle provocazioni che leggiamo in queste ore, non sembra ci siano più le condizioni per partecipare al corteo del 25 aprile
», fa sapere la Comunità ebraica. 

E ancora: «Di fronte al primo cittadino di questa città, al Vicesindaco Luca Bergamo e alla Comunità Ebraica di Roma, l’Anpi ha assicurato che non avrebbe accettato una presenza organizzata delle associazioni palestinesi con bandiere e simboli estranei ai temi del 25 aprile. A questo punto è necessario che l’Anpi prenda una posizione ufficiale comunicando che queste organizzazioni sono fuori dal corteo unitario. Siamo stati entrambi protagonisti di uno sforzo incredibile per sanare ferite e divisioni, ora però Anpi, se davvero ha a cuore la presenza della Comunità Ebraica, deve dire a questi signori che hanno sbagliato giorno per manifestare. Il 25 aprile si ricorda la Liberazione del nostro Paese e va fatto esclusivamente con bandiere e vessilli inerenti alla giornata».

Dopo le polemiche dello scorso anno a Roma sembrava si fosse giunti finalmente a una manifestazione unitaria Anpi-Comunità ebraica grazie anche alla mediazione del Campidoglio. Nulla da fare: è saltato di nuovo tutto quanto. 

Questo l'annuncio della Comunità Palestinese che ha innescato lo scontro: «Parteciperemo al corteo di Roma del 25 aprile sfilando con le kefieh e le bandiere palestinesi e rilanciamo l'appello a tutti i sinceri antimperialisti, antifascisti, antirazzisti, antisionisti, a tutte le resistenze internazionali alla partecipazione». «La Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, esprime gratitudine e ringraziamenti all'ANPI di Roma, in occasione del 73esimo anniversario della Festa della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazi-fascista -spiegano dalla Comunità palestinese- È la Festa di tutti i liberi, i democratici italiani e di tutti i popoli che si battono contro l'occupazione, l'aggressione per la libertà e la giustizia nel mondo. Oggi, scendiamo tutti i democratici progressisti insieme,a festeggiare la Repubblica Italiana nata dall'eroica Resistenza del popolo italiano, con l'augurio che anche il popolo palestinese possa un giorno festeggiare il suo 25 aprile».

«La lotta di liberazione palestinese, non è mai stata una lotta religiosa. Gli ebrei sono sempre stati i nostri fratelli, con loro abbiamo vissuto per secoli e vogliamo continuare a viverci, oggi e domani, con uguali diritti e uguali doveri», concludono.

Proprio qualche settimana fa la sindaca aveva annunciato che la manifestazione di quest'anno sarebbe stata "unitaria e non divisiva" grazie alla firma di un accordo tra Roma Capitale, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia e la Comunità ebraica di Roma. Ora il Campidoglio lancia un appello: «Il 25 aprile è la Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo: lo spirito unitario della resistenza italiana è alla base della nostra Costituzione.

A questo, e non ad altro, è dedicata la manifestazione di mercoledì che auspichiamo veda sfilare finalmente insieme Anpi e Comunità ebraica a Roma. Respingiamo ogni tentativo di strumentalizzazione della manifestazione per rivendicazioni diverse da quelle indicate dagli organizzatori stessi».

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