Così il Bambino Gesù “ci mette il cuore”

Così il Bambino Gesù “ci mette il cuore”
di Beatrice Picchi
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Martedì 3 Dicembre 2013, 09:40
Bocelli e la sua voce, un messaggio d’amore e di solidariet, per i bambini che hanno bisogno di un cuore. E sono tanti. Nasce da questo bisogno l’idea della campagna del Bambino Gesù “mettici il cuore” per ampliare e rendere all’avanguardia la Terapia intensiva cardiochirurgica, una campagna alla quale stanno aderendo banche, enti, aziende private.



«L’innovazione tecnologica è fondamentale per fare del bene ai bambini di oggi e a quelli di domani», spiega Paola Cogo, responsabile della Terapia intensiva arrivata nell’aula Paolo VI con il direttore scientifico Bruno Dallapiccola. Ma la tecnologia non è l’unico elemento. «L’idea è senz’altro quella di rendere la Tic tecnologicamente sempre più avanzata, ma anche di dare vita a un modello organizzativo diverso, in cui le famiglie dei piccoli pazienti vengano avvicinate al percorso di cura», sostiene il presidente dell’ospedale Giuseppe Profiti e il direttore sanitario Massimiliano Raponi.



La sala si anima di musica, Rossini, Schubert. Bocelli ha un legame d’amicizia e d’affetto molto forte con l’ospedale: «Mi sento fortunato per poter contribuire ad aiutare i bambini. Ottenere anche un solo sorriso sul viso di un bimbo per me è un grande privilegio». Il Messaggero ha scelto di essere il compagno di viaggio in questo cammino solidale. L’obiettivo è raggiungere 855 mila euro per dotare di un tablet ogni lettino del reparto, oltre all’elettromiografo, il ventilatore polmonare, l’apparecchio per l’ipotermia e letti per la rianimazione neonatale.
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