Ostia, con l'anno nuovo chiude
il laboratorio dell'ultimo calzolaio

Il saluto di Maurizio Carboni (foto Roberto Gruppo)
di Giulio Mancini
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Giovedì 2 Gennaio 2014, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 20:41
Con lo scoccare del nuovo anno, ultimo giorno di lavoro per Maurizio Carboni, ciabattino, pardon calzolaio, 79 anni d’et dei quali pi di 67 passati nel laboratorio di via Rutilio Namaziano a Ostia. Maurizio, insomma, ha iniziato a lavorare a 12 anni come figlio d’arte: il padre Armando arrivato dalle marche al Lido di Roma, cominciò a riparare scarpe nel 1936 al servizio anche degli allievi della Guardia di Finanza e del convitto IV Novembre.

Per oltre mezzo secolo dalla sua bottega Carboni ha visto cambiare Ostia e Roma. Tra i suoi clienti anche tre grandi artiste del mondo dello spettacolo, alle quali confezionava calzature su misura per conto di un noto stilista romano: Ava Gadner, Elisabeth Taylor e Ornella Vanoni. Nei momenti di massima fortuna nel piccolo locale di via Namaziano erano in cinque a lavorare tra tomaie, tacchi e solette. Poi la decadenza rappresentata dal cambiamento economico e del mercato: sono diventate sempre meno le scarpe in pelle e sempre di più quelle in gomma e materiali sintetici, di basso costo ma soprattutto non riparabili in una piccola officina come la suas. In estate, poi, i lavori a Ostia, luogo di mare, si sono fatti sempre più rarefatti: la bella stagione è un invito a camminare in sandali e ciabatte invece che con scarpe e stivali.

E con il 2013 chiude a Ostia un piccolo pezzo di storia di fatica, di umiltà e di gente comune. Uno spaccato di lavori che cambiano e che, forse, non torneranno più. (foto di Roberto Gruppo)
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