La Gdf ha anche accertato debiti fiscali e contributivi per 250mila euro, la distrazione di beni patrimoniali per circa 3 milioni e il mancato pagamento di diverse cartelle esattoriali emesse nei confronti di altre società a loro riconducibili.
Ai tre imprenditori è stata anche contestatala sottrazione della documentazione contabile, mai consegnata alla curatela fallimentare, che, scrive il Gip, «rappresenta l'avvio strumento per porre in essere le condotte utilitaristiche in favore dei soci ed in pregiudizio dei creditori».
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