Fiumicino, il flop dei controlli: altri dieci algerini scappati dalle piste

Fiumicino, il flop dei controlli: altri dieci algerini scappati dalle piste
di Alessia Marani
2 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Ottobre 2014, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 08:05
Altri dieci algerini sarebbero riusciti a fuggire dall'aeroporto di Fiumicino dopo avere fatto scalo sulla rotta Algeri-Istanbul, dall'inizio del mese. Uno al giorno, in media. Anche se in cinque l'avrebbero fatta franca tutti insieme in una sola volta. È di ieri pomeriggio, poi, un'altra acchiapparella in pista tra addetti alla sicurezza aeroportuale e un altro nordafricano, rincorso e riacciuffato sotto gli occhi del personale del Ministero dell'Interno che si stava occupando dello sbarco di novanta immigrati trasportati da un volo Blue Air da Palermo nella Capitale.

La denuncia arriva sempre dalla Confederazione sindacale autonoma di polizia. Sindacato che l'altra settimana aveva raccolto le lamentele del personale di frontiera riunito in assemblea nello scalo, segnalando che da gennaio a oggi sono riusciti a volatilizzarsi dal Leonardo da Vinci, circa 500 algerini. Tutte «persone irrintracciabili» stando alle relazioni dell'ufficio Uif (Unità informazioni di frontiera) che continua ad annotare le strane sparizioni.



LO SCOSSONE

«Dal 1 ottobre - spiega la Consap - altri dieci cittadini stranieri provenienti da Algeri si sono allontanati dalla zona H dell'aeroporto, la sala di attesa transiti, diventando irrintracciabili e questo nonostante la denuncia pubblica sui rischi di questo traffico umano con possibili ripercussioni sulla manovalanza terroristica internazionale». Il sindacato parla di «colpevoli sottovalutazioni e comportamenti» da parte dell'attuale dirigenza, arrivando a chiedere al Capo della Polizia «la rimozione del dirigente della V Zona di Frontiera Aerea». Lo scossone arriva subito dopo la convocazione da parte della giudiziaria della Polaria dei dirigenti sindacali Giorgio Innocenzi e Giuseppe Di Niro. «Il dottor Antonio Del Greco, sollecitato a una risposta dalla Procura di Civitavecchia per la fuga di decine di extracomunitari clandestini - scrive la Consap -, nei giorni scorsi ha ordinato alla squadra di polizia giudiziaria da lui diretta, di avviare un'attività di indagine fra il suo personale per conoscere i responsabili della denuncia allargando la richiesta di audizione anche al segretario generale nazionale e al vice presidente».

Per il sindacato un «atto intimidatorio». «Si pensa alla caccia al delatore, piuttosto che a risolvere un problema che è e rimane grave». I vertici della Polaria, dal canto loro, avevano fatto sapere che «il 99,9% dei fuggitivi viene ripreso». E lo stesso Del Greco aveva parlato di un «problema comunque reale, noto da tempo e per cui si stanno cercando soluzioni sia di tipo commerciale, con la collaborazione dei vettori alla partenza, che diplomatica attraverso la Farnesina». Gli algerini tentano la fuga correndo tra le piste, qualcuno è stato visto scavalcare la recinzione (il cui controllo spetterebbe alla security Adr), altri si dileguano nelle ore d'attesa nell'area transiti. «Non possiamo pensare di blindare o vigilare coi fucili spianati passeggeri e turisti che fanno uno scalo in area transiti», aveva detto Del Greco.