Roma, tensioni al sit-in filopalestinese al Giro d'Italia: ​volano spintoni e insulti. Bandiere israeliane all'Aracoeli

Roma, tensioni al sit-in filopalestinese al Giro d'Italia: volano spintoni e insulti. Bandiere israeliane all'Aracoeli
di Marco Pasqua
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Domenica 27 Maggio 2018, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Da una parte gli anti-israeliani, scesi in piazza per protestare contro il Giro d'Italia (per via della partenza da Gerusalemme). Dall'altra la comunità ebraica, che invece ha manifestato per sostenere tutti i corridori che hanno preso parte alla competizione. Due manifestazioni, due spiriti diametralmente opposti: da una parte slogan non solo contro Israele ma contro gli israeliani, quattro stranieri presi a calci e insultati dagli studenti antagonisti della Sapienza, perché indossavano t-shirt nere (forse espressione di movimenti di destra) e una breve invasione del tracciato, subito neutralizzata dalla polizia; dall'altra, bandiere di Israele e tanti cori di incoraggiamento per gli sportivi di tutte le nazionalità che hanno attraversato le (disastrate) strade del Centro.
 


Via dei Cerchi. ll primo sit-in era stato convocato, via social, dalla rete palestinese, che nella Capitale ha firmato i blitz contro il Ponte Settimia Spizzichino ma anche ha anche fatto esporre una bandiera anti-israeliana dentro la Sapienza e realizzato graffiti in varie zone della città. Appuntamento alle 16, in concomitanza con il passaggio del Giro. Centocinquanta le persone, guardate a vista dalla Digos: molti giovani della Sapienza, una decina di bandiere palestinesi, tanti cori contro "Israele assassino" e anche per l'Intifada. La polizia, in tenuta antisommossa (e con un idrante pronto ad intervenire), ha evitato che i manifestanti bloccassero la corsa (sempre accompagnata sempre con fischi e urla): in un solo caso, poco dopo le 18, tre persone hanno cercato di occupare la pista, ma sono state subito portate via. Gli attivisti hanno lasciato anche dei biglietti con la scritta «Israele Stato assassino». Tre attivisti, una donna americana e due italiani, hanno gettato bottigliette di plastica e altri oggetti sulla sede stradale percorsa dai ciclisti, e sono stati denunciati: la polizia ha anche dovuto effettuare una carica di alleggerimento, per evitare che la situazione degenerasse. Sei i fermati totali portati in Questura: la scientifica sta vagliando i video per valutare le loro responsabilità. Una settima persona è stata arrestata dai carabinieri per resistenza. La Digos ha anche trovato uno zaino pieno di fumogeni. Durante i tafferugli sono rimasti feriti un carabiniere e due poliziotti. Tutte le persone che hanno preso parte alle proteste verranno denunciati per manifestazione non autorizzata.
 
 

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Piazza dell'Aracoeli. Circa 250 persone chiamate a raccolta dal "Movimento culturale studenti ebrei", si sono, invece, ritrovate a ridosso del Campidoglio, per sostenere i ciclisti, salutandoli al loro passaggio. Tante bandiere con la Stella di David e nessun momento di tensione, anche se l'attenzione era molto alta: si temevano, infatti, provocazioni o aggressioni da parte dei filopalestinesi (anche per questo in queste ore è aumentata la vigilanza al Ghetto). 

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