Roma, la pioggia allarga le buche: strade chiuse e traffico in tilt

Roma, la pioggia allarga le buche: strade chiuse e traffico in tilt
di Camilla Mozzetti
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Martedì 12 Settembre 2017, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 08:56
Non sono bastati gli allagamenti, i romani costretti a levar via l'acqua da cantine e negozi. Quei 100 mm di pioggia che domenica scorsa in tre ore sono caduti sulla città hanno riaperto altre profonde ferite che la Capitale pare incapace di curare. Complice la mancanza di fondi e il ritardo che gli uffici capitolini hanno ormai accumulato da mesi per l'espletamento delle gare d'appalto. Dalle forme varie ma comunque ampie, profonde anche trenta o quaranta centimetri, le buche sono tornate ad essere le sole e vere protagoniste della viabilità ordinaria di Roma. In alcune zone, anche centrali, non si è trattato di semplici strappi all'asfalto ma di veri e propri crateri che hanno contributo ad acuire il traffico, condizionando anche la vita di molti residenti, impossibilitati persino a tornare a casa, o dei turisti ai quali è stata vietata un'azione semplice come quella di attraversare la strada. Non distante da piazza Monte Grappa si è aperta dopo il temporale un enorme voragine.

LE ZONE
E se il Campidoglio ha provveduto con una squadra di pronto intervento a chiuderla in tempi rapidi, gli stranieri che ieri si sono recati ai Musei Vaticani sono rimasti increduli: proprio all'incrocio con via Leone IV il corpo della polizia locale è stato costretto a interdire l'attraversamento pedonale. Il motivo? Sull'asfalto si è aperta più di una buca impedendo dunque ai pedoni di poter passare. Scene ancor più critiche si sono registrate, invece, a Ponte Milvio dove già domenica il piazzale e molte aree limitrofe sono state ricoperte dall'acqua piovana per la mancata pulizia e disostruzione di tombini e caditoie. Circondate dalle tanto conosciute e odiate reti arancioni, le buche hanno costretto i vigili a deviare il percorso normale del traffico in molte zone o a chiudere intere strade, soprattutto in periferia. È il caso di via Santa Seconda a Casalotti dove per una voragine aperta nel centro della strada è stato necessario bloccare la viabilità ai mezzi pesanti. Per questo motivo sono state deviate in via di Boccea, due linee dei mezzi pubblici: la 028 e la 905. Ancora problemi alla viabilità in via della Bufalotta, dove un'altra voragine si è aperta per la pioggia compromettendo il traffico. Finisce qui? Macché. Altre voragini, si sono aperte, squarciando l'asfalto in via di Selva Candida e in via Lezzeno.

GLI INTERVENTI
E mentre il neo assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta, ha ricordato i 10 appalti di manutenzione che per 24 ore al giorno garantiscono pronti interventi di messa in sicurezza, restano appesi moltissimi interventi su strade e piazze. A partire da via Aurelia. La maxi gara per la grande viabilità è partita solo lo scorso 7 agosto mentre nei Municipi sgranano gli occhi: «Andiamo avanti senza programmazione accusa l'assessore Pd ai Lavori pubblici del I Municipio, Jacopo Pescetelli non esistono accordi quadro e i fondi erogati dal Campidoglio sono insufficienti per le reali esigenze». Il Centro storico come molti altri grandi Municipi (il VII o l'VIII ad esempio) gode di un tesoretto di 900 mila euro per la manutenzione ordinaria delle strade di propria competenza. In III Municipio la quota scende a 845 mila euro mentre in XV non supera addirittura i 320 mila euro. «Il problema conclude Pescetelli è che se sono costretto a coprire una buca in una strada dissestata senza poterla rifare da capo, quella copertura è destinata a durare pochi mesi». È questo uno dei motivi che fa riaprire buche e voragini anche solo dopo un forte temporale: finora si è proceduto in emergenza chiudendo buche in strade già martoriate e compromesse, senza preoccuparsi di garantire finanziamenti sufficienti per avviare rifacimenti completi e strutturali. Si spendono quasi soldi a vuoto. Mentre le voragini tornano padroni delle strade.