Roma, la Capitale dell'incuria: ecco la mappa dei flop

Roma, la Capitale dell'incuria: ecco la mappa dei flop
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 12 Settembre 2017, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 11:37

Sarà pure colpa dei «cambiamenti climatici», come ha dichiarato ieri Virginia Raggi, 24 ore dopo il temporale che fatto riscoprire a Roma l'effetto acqua-park. Ma se la Città eterna si è ritrovata, per l'ennesima volta, con le stazioni della metro allagate, le strade attraversate coi gommoni, la solita scia di polemiche su danni e feriti, è anche perché la pulizia delle caditoie - uno dei «43 successi» della giunta reclamizzati sul blog di Grillo - è stata fatta a singhiozzo, su meno di un tombino su dieci; perché la manutenzione degli alberi risulta ancora «sospesa a data da destinarsi» (vedere il sito del Comune per credere...); perché in Campidoglio la riparazione delle buche stradali procede a rilento e devono ancora essere assegnati gli ormai mitologici lavori del Giubileo della Misericordia. Anche sulle fogne, quelle che a sentire la sindaca andrebbero «interamente ripensate», va precisato che mentre Acea negli ultimi anni ha stanziato la bellezza di 726 milioni di euro per ristrutturazioni e altri interventi, Roma Capitale deve ancora affidare a qualcuno la gara per il «ripristino della funzionalità idraulica» della rete fognaria secondaria, quella gestita direttamente dall'amministrazione.

I BOLLETTINI
Nel frattempo dai rapporti interni dei tecnici comunali gronda una preoccupazione montante sull'incuria Capitale. Per esempio sulle strade-groviera lasciate senza manutenzione, dove un'innaffiata di pioggia riesce a moltiplicare le voragini come un soffio fa germogliare le bolle di sapone. In un documento del dipartimento Lavori pubblici si legge chiaramente che è stato registrato un «incremento esponenziale del livello di degrado delle strade». Circostanza che, ovviamente, rappresenta un «pericolo per l'utenza e che espone il Comune a continue denunce di sinistri, senza contare il correlato vulnus dell'immagine dell'amministrazione capitolina». Insomma, sarà certo colpa dei mutamenti climatici globali evocati ieri dalla sindaca, ma intanto mese dopo mese a Palazzo Senatorio «continuano a pervenire dai vari uffici tecnici municipali e dai vari gruppi di Polizia locale, continue segnalazioni di criticità» sulle buche stradali, allargate ogni volta che piove.