Ostia, caccia all'arsenale del clan: blitz dei carabinieri in appartamenti e garage

Ostia, caccia all'arsenale del clan: blitz dei carabinieri in appartamenti e garage
di Mirko Polisano​
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Domenica 20 Maggio 2018, 12:23
Un’operazione dei carabinieri del Gruppo Ostia per smantellare il traffico di armi nel quartiere di Ostia Nuova. Un’indagine, ancora stretta nel riserbo, che stanno portando avanti i militari di via Zambrini ma che ha già dato i primi risultati. Il reparto di investigativo ha avviato, infatti, le verifiche sui legittimi proprietari di armi da fuoco. I militari stanno incrociando i dati di chi è detentore di un’arma da sparo e il luogo di custodia. Così, tabulati alla mano, l’altra mattina è scattato il blitz. Gli uomini, agli ordini del colonnello Pasqualino Toscani, hanno fatto irruzione in alcuni appartamenti a ridosso di piazza Gasparri: tra via Guido Vincon e via Umberto Cagni. All’interno delle abitazioni i carabinieri hanno scoperto che le armi non c’erano nel luogo dichiarato alle forze dell’ordine. Due persone sono state denunciate e ora gli inquirenti stanno cercando di capire che fine abbiano fatto pistole e munizioni. Il sospetto è che le armi possano far parte di un’arsenale pronto all’uso a cui possano mettere mano i clan di zona. Pochi mesi fa, proprio incrociando dati e tabulati, i militari di Ostia riuscirono a individuare il responsabile della gambizzazione in strada, avvenuta a Ostia il 10 marzo scorso. I militari erano arrivati a lui, un pregiudicato di 63 anni, dopo una breve ma peculiare attività investigativa. Nell’abitazione di piazza Gasparri, gli uomini del 112 avevano trovato un arsenale di armi. Avvolte da alcuni strofinacci e nascosti in un vano ricavato da un cassetto, i carabinieri hanno trovato tre pistole: due revolver e una Beretta semi automatica con matricola abrasa che, secondo le indagini degli inquirenti, aveva sparato di recente.

LA ROAD MAP
Le indagini sulle pistole e sul traffico di armi a Ostia Nuova sono ancora in corso e proseguiranno nei prossimi giorni.
Da quanto trapela, i carabinieri sono sulle tracce di un vero arsenale, molto probabilmente, acquistato da prestanome e poi ceduto alle organizzazioni criminali che operano sul mare di Roma. Nuovi blitz saranno organizzati all’interno dei condomini comunali e nei garage, da sempre considerati il vero covo della mala. Saranno passate al setaccio anche le aree comuni dei palazzi. Spazi come, ascensori, androni e vani contatori sono i nascondigli di quelle che nel gergo della mala si chiamano pistole “volanti”, quelle da prendere sul momento per un colpo e riconsegnare. Armi “usa e getta” da utilizzare per intimidazioni o gambizzazioni. Armi che si rimediano anche con le rapine ai metronotte o con i furti ai robivecchi, che tra Rolex e preziosi pescano “ferri” da distribuire. Da mesi i militari hanno scoperto quelli che da sempre sono considerati i fortini inespugnabili dello spaccio di droga: scantinati super sorvegliati dalle telecamere e depositi, diventati posti dove le organizzazioni criminali fanno i loro business. E le ricerche continuano. 
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