Molestie in metro a Termini, sacerdote inglese condannato a due anni e 8 mesi

Molestie in metro a Termini, sacerdote inglese condannato a due anni e 8 mesi
di Marco Carta
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Mercoledì 19 Settembre 2018, 09:46

Doveva essere una vacanza indimenticabile per festeggiare i 40 anni di sacerdozio. Ma da ieri il viaggio in Italia per il sacerdote inglese Peter Ralph Slocombe si è trasformato in un soggiorno forzato. L'anziano parroco inglese, arrestato lunedì mattina per aver palpeggiato ripetutamente una donna sulla metro ed aver picchiato due poliziotti, è stato infatti condannato con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi per violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. E dovrà restare agli arresti domiciliari in Italia, presso l'istituto pontificio in viale di San Paolo, dove risiedeva da qualche giorno.

«Sono un prete, lasciatemi andare». In questo modo il 73enne si era difeso lunedì mattina per sfuggire all'arresto dei poliziotti di Villa Glori che lo avevano fermato lungo le scale mobili della Stazione Termini. E così ha provato a discolparsi anche ieri mattina a piazzale Clodio nel corso del processo: «E' stato un malinteso. Ho subito un'ingiustizia», ha detto il parroco inglese, difeso dall'avvocato d'ufficio Lina Cerideo. «La metro era affollata, eravamo tutti stretti. Non sono stato io a toccare quella donna. Non ho palpeggiato nessuno». Slocombe non è riuscito però a ribaltare le accuse nei suoi confronti contenute nella relazione degli agenti che hanno riportato lesioni guaribili in 5 e 10 giorni e che ora dovranno essere risarciti con 5mila euro ciascuno, come ha disposto il giudice.

LE ACCUSE
Secondo la ricostruzione del pm Stefano Rocco Fava, il parroco ha palpeggiato ripetutamente la vittima, una donna italiana di 40 anni, durante il viaggio in metro B. E, una volta scoperto, ha cercato di dileguarsi fra la folla di Termini, venendo però inseguito dalla donna, che rincorrendolo ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine. Braccato dagli agenti, Slocombe si è dichiarato innocente. Quasi subito, però, ha perso la pazienza e ha iniziato a dimenarsi colpendo i poliziotti con calci e pugni. Prima nel corso dell'arresto, poi in macchina, mentre la volante viaggiava verso il commissariato Viminale. «Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo. Non volevo colpirli». Originario di Glastonbury, Slacombe da circa 10 anni presta servizio presso una parrocchia di Winchcombe, una cittadina a 160 km da Londra. Prete dal 1978, era venuto in Italia proprio per festeggiare i 40 anni di sacerdozio. Dopo la condanna a 2 anni e 8 mesi, sarà costretto a prolungare il soggiorno.

 
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