Emergenza rifiuti, raccolta a rischio: lunedì vertice Comune-Regione

Emergenza rifiuti, raccolta a rischio: lunedì vertice Comune-Regione
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Marzo 2017, 10:13
Raccolta e smaltimento dei rifiuti a rischio, domani si svolgerà un vertice tra l'assessore regionale Mauro Buschini e la collega di Roma Capitale, Pinuccia Montanari. Nel mezzo di una situazione critica e con molti fronti caldi aperti, i due amministratori provano a parlarsi al di là dei differenti colori politici (Pd da una parte, M5S dall'altra). Ieri però la Montanari ha anche annunciato: a Roma costruiremo degli impianti di compostaggio, ma non ha spiegato in quali zone.

LA SITUAZIONE
A macchia di leopardo la spazzatura in alcuni municipi, specialmente nella zona ovest, si sta accumulando vicino ai cassonetti. Il primo problema che dovranno affrontare Buschini e Montanari è quello del braccio di ferro con Cerroni. Colari sta accogliendo solo la metà dei rifiuti che l'Ama porta normalmente nei due impianti di trattamento di Malagrotta (1.200 tonnellate al giorno invece di 600), perché chiede una rivisitazione delle tariffe (che deve essere concessa dalla Regione). Ama, per evitare l'emergenza, porta più rifiuti nei suoi due tmb, al Salario e a Rocca Cencia, ma alla lunga il sistema potrebbe cedere. Venerdì - ne aveva parlato anche il presidente grillino della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Diaco - la giunta ha riflettuto sulla possibilità che la sindaca Virginia Raggi firmasse una ordinanza che imponesse a Colari di accogliere tutte le 1.200 tonnellate. Gli uffici, vale a dire i dirigenti del Comune, non hanno accettato di avvallare questa misura, perché poteva essere impugnata da Colari.

Altro problema: l'interdittiva antimafia ripristinata dal Consiglio di Stato, che di fatto proibisce a una società pubblica come Ama di avere rapporti economici con Colari. Si prende tempo: il Consiglio di Stato per ora si è pronunciato su E.Giovi (proprietaria dei Tmb), ma Ama effettua i pagamenti a Colari e dunque si può proseguire. Presto però il Consiglio di Stato si esprimerà anche su Colari e a rigore di logica l'interdittiva potrebbe essere estesa. L'unica strada a quel punto sarebbe il commissariamento della società deciso dalla Prefettura, che per ora sta monitorando la situazione: Roma non si può permettere di avere le strade sporche sabato prossimo, quando tutti i capi di Stato e di governo dei paesi europei saranno nella Capitale per le celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma.

Ma domani Buschini e Montanari dovranno parlare di un'altra pratica rovente: lo stop all'uso dell'impianto di Maccarese (comune di Fiumicino) come hub, centro di trasferenza, dove si portano tutti i rifiuti organici di Roma prima di inviarli all'80 per cento a Pordenone. Buschini ha scritto una lettera alla Montanari in cui impone lo stop tra 60 giorni. Roma dovrà trovare aree differenti all'interno del suo territorio.

DISCARICA
Ma come ha sottolineato il presidente della commissione ecomafie, l'onorevole Alessandro Bratti, Roma è costantemente in difficoltà perché mancano gli impianti ed è quasi totalmente dipendente dal trasporto dei rifiuti in altri territori. Buschini ha invitato Roma Capitale a individuare una discarica di servizio. L'assessore Pinuccia Montanari: «Noi stiamo ragionando sulla raccolta differenziata, sulla riduzione dei rifiuti e anche sull'impiantistica dell'organico perché prevediamo una serie di impianti che siano in grado di trattare fino a centomila tonnellate di rifiuti.

Sulla discarica abbiamo una posizione assolutamente contraria, ma in ogni caso anche dovessimo essere d'accordo, la discarica non risponde alle necessità del momento: ci vogliono almeno due anni, se non tre, e quindi non sarebbe la risposta giusta». Tra le righe la Montanari ha dato una notizia: presto presenterà un piano per realizzare a Roma degli impianti di compostaggio (lavorano i rifiuti organici ricavati dalla differenziata, sono gli stessi che oggi in gran parte finiscono in Friuli). Ora si tratta solo di spiegare ai romani dove saranno costruiti.