Rogo camper a Roma, auto parcheggiata su fiori e lettere: la foto del Messaggero scatena l'indignazione sul web

Rogo camper a Roma, auto parcheggiata su fiori e lettere: la foto del Messaggero scatena l'indignazione sul web
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Venerdì 12 Maggio 2017, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 08:22

I fiori lasciati per le tre sorelle Halilovic morte nel rogo del loro camper sono schiacciati. Anche i biglietti con frasi di dolore e amore sono stati calpestati. Colpa di un parcheggio davvero inopportuno: una residente del quartiere Centocelle, in via della Primavera, all’interno del centro commerciale ha lasciato la sua macchina proprio sopra il luogo della tragedia. La foto del Messaggero (scattata da Cecilia Fabiano dell'agenzia Toiati) sul web e non solo ha scatenato grossa indignazione e rabbia. «Vergognati con tanti posti liberi», «Ci vuole coraggio...», «una cosa orribile». Immediata sui social la risposta dell’automobilista: «quello è un parcheggio pubblico». E via altri insulti. 

Anche l’assessore capitolino a scuola e comunità solidale, Laura Baldassarre, ha risposto così su facebook: «Provo vergogna per loro. Un gesto inqualificabile. Qualcuno ha parcheggiato la propria automobile schiacciando i fiori deposti in ricordo delle tre vittime del rogo nel camper. Si tratta di un atto vergognoso e spregevole. Il rispetto, a maggior ragione in momenti così drammatici, si misura soprattutto tramite l’attenzione nella quotidianità. Ci siamo attivati immediatamente inviando sul posto la Polizia Locale di Roma Capitale».  

«Ieri ero a lavoro nel parcheggio vicino viale della Primavera dove sono morte le tre sorelle e prima delle 17 ho visto una signora parcheggiare proprio sul luogo della tragedia, dove c'erano ancora i segni neri dell'incendio, e i fiori appoggiati sul muro. La cosa mi ha colpito per cui ho scattato la foto. Ma poi ho anche chiesto alla signora se lo avesse fatto apposta. Lei mi ha risposto piccata: 'Come si permette'?. Io a quel punto ho sottolineato come ci fossero altri parcheggi liberi, e lei mi ha detto che 'quello era un parcheggio come un altro'. Io non so perché questa signora abbia parcheggiato lì, ma l'immagine era molto forte e l'ho voluta raccontare», ha raccontato Cecilia Fabiano.

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