All'articolo 28 del nuovo testo, elaborato dal comandante della Municipale Diego Porta e già passato al vaglio dei consiglieri M5S, vengono fissate le regole su «consumo, somministrazione e vendita al dettaglio delle bevande alcoliche». Per quanto riguarda gli orari, il cambiamento principale interessa il consumo di birra, vino e vodka su strada.
I LIMITI
Nell'ultima ordinanza il divieto scattava alla mezzanotte, con la riforma del regolamento dei vigili invece già dalle 23 non sarà consentito «il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in qualunque tipologia di contenitore, nelle strade pubbliche e nelle aree verdi non recintate». Per l'alcol venduto in bottigliette di vetro l'interdizione resta anticipata alle 22 e rimane in vigore fino alle 7 del mattino. Stesso lasso di tempo in cui sarà proibita la vendita dell'alcol da asporto: quindi nei minimarket e nei distributori automatici. «Il divieto - si legge nel provvedimento - si applica anche alla vendita effettuata presso attività di somministrazione di alimenti e bevande». Dalle 2 niente più rifornimenti anche dai banconi dei pub.
LE SANZIONI
Per chi sgarra sono previste multe salate: la sanzione minima, per chi viene beccato dai vigili a consumare o somministrare alcol dopo lo stop, è di 75 euro; la massima è sei volte maggiore: 450 euro, mentre il pagamento in misura ridotta è di 150 euro. Le zone dei divieti sono quelle dell'ultima ordinanza estiva: dal centro storico a Monti, Celio ed Esquilino, passando per Trastevere, Testaccio, Prati, San Lorenzo, Ponte Milvio, Eur, Ostia. Alla fine dovrebbero essere coinvolti tutti i 15 municipi della Capitale, compreso il XIV, il distretto dove abita la sindaca, salvato a sorpresa nel provvedimento sfornato a luglio, con successivo strascico di polemiche per questa singolare esclusione e tour goliardici organizzati su internet per reazione («una birra vale uno», «spaccarsi abbestia sotto casa del sindaco», «tour #provaprenderci», tanto per menzionare gli slogan più cliccati e rilanciati in rete).
LA MODA USA
Con le nuove regole torna e diventa definitiva la messa al bando dei tour alcolici, i cosiddetti pub crawl (letteralmente «strusciare per pub») che muovono un business milionario e che pochissimo piacciono ai residenti delle zone della movida sregolata. «Salvo i casi espressamente autorizzati - c'è scritto nel regolamento - è vietata su tutto il territorio cittadino l'organizzazione, anche attraverso siti internet, di tour o percorsi che comportino la frequentazione di locali, birrerie, pub, wine-bar ed esercizi similari, finalizzati esclusivamente al consumo di bevande alcoliche». La multa? 280 euro. Per vedersela sventolare davanti non è necessario gestire i tour, basta partecipare.