Ostia, Spada, il boss "panettiere" sorvegliato speciale

Ostia, Spada, il boss "panettiere" sorvegliato speciale
di Adelaide Pierucci
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Lunedì 4 Dicembre 2017, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 14:28

Il boss Carmine Spada ora fa il fornaio per un panificio di Ostia. Dalla mattina alla sera impasta pagnotte e sforna rosette. Proprio mentre scoppiava il caos dell'arresto del fratello per la testata al giornalista Rai, Carmine, detto Romoletto, e presunto capoclan, si è ritrovato a fare i conti con una nuova grana. Il Tribunale per le misure di prevenzione ha disposto per lui la sorveglianza speciale per tre anni. Una misura che di fatto ha aggravato l'obbligo di dimora già prescritto dai giudici ordinari e soprattutto la sua libertà di circolazione. Contestualmente alla dichiarazione di sorvegliato speciale, infatti, è scattata la sospensione della patente. Per tre anni Romoletto oltre all'obbligo di soggiornare a Roma, dovrà rispettare rigidamente degli orari: non rincasare più tardi delle 21.30 e non uscire prima delle 6 e mezza.

L'obbligo di dimora, invece, era scattato oltre un anno fa, quando, scaduti i termini di custodia cautelare per la rapina col metodo mafioso al tabaccaio di Ostia di via Stiepovich, che poi gli è costata una condanna in primo grado a dieci anni di carcere, il collegio giudicante aveva fissato un'altra prescrizione. Ora il nuovo decreto ne sigilla la pericolosità. Il tribunale della sezione Prevenzione - presidente Guglielmo Muntoni ed estensore Franca Amadori - hanno motivato la decisione sostenendo che «l'intero percorso di vita è stato dedicato alla sopraffazione e alla violenza, intesa ad appropriarsi delle attività più redditizie della zona...».

I giudici, ricostruendo il curriculum col casellario giudiziario, lo hanno ritenuto impegnato sul fronte di usura, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti, sottolineando però che il neo sorvegliato ha riportato solo una condanna definitiva e per di più oltre 20 anni fa. Per tratteggiarne il calibro criminale e lo stile di vita - «risulta coinvolto in fatti di elevatissima gravità» - i giudici hanno calcolato anche il tenore economico. In 24 anni ha guadagnato (in base al 730) solo 55.630 euro, circa 2.300 euro l'anno che, sommati con gli introiti della moglie, salgono a poco più di 5.000 euro, una miseria per una famiglia di quattro persone. Già nel 1992 era stato denunciato per associazione a delinquere di tipo mafioso, ma poi prosciolto.
 

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