Pagare i politici era un'abitudine. Tanto che, intercettato con un amico, l'imprenditore si lamentava dei controlli sempre più stringenti e «palesava la necessità di aggirare le normative per consegnare denaro ai partiti», sintetizza il gip Maria Paola Tommaselli. L'interlocutore gli risponde: «Ti devi inventare una cosa per darli uguale». Da qui, gli escamotage di Scarpellini per finanziare illegalmente e per pagare tangenti: case in locazione gratuita e contratti di sponsorizzazione ad associazioni sportive comunali.
ALLOGGI PER I TERREMOTATI
Sono le intercettazioni a confermare le dichiarazioni dell'imprenditore. Quelle più eloquenti sono con l'ex sindaco di Ponzano che, in cambio di denaro, si sarebbe interessato in prima persona agli affari dell'imprenditore, anche a costo di danneggiare chi aveva effettivamente bisogno di aiuto. Il 10 novembre 2016, per esempio, Scarpellini gli «propone di mettere le sue case a disposizione dei terremotati - scrive il gip - anche se non ci guadagna nulla, pensando all'effetto mediatico». De Santis lo frena: teme che «la prefettura gli mandi poi gli immigrati», si legge ancora nell'ordinanza.
LA CASA DI RIPOSO
Nella stessa occasione il sindaco propone al costruttore un affare in grado di fruttare «fino a 100mila euro al mese»: gli chiede se sia interessato a due case di riposo «progetto approvato. C'è anche la possibilità di accogliere i malati di Alzheimer, con sovvenzioni». I due «prospettano di entrare in società». Il sindaco offre continue contropartite. Addirittura, «partecipa a tal punto all'attività imprenditoriale da presenziare a un incontro tra il costruttore e potenziali acquirenti» di un terreno «interessato da un progetto del gruppo Scarpellini». Il 4 agosto 2016, invece, invita l'imprenditore «ad informarlo tempestivamente di ogni iniziativa che intraprenderà a Ponzano, poiché lui sa come muoversi anche in relazione agli iter amministrativi». Il sindaco si dichiara addirittura disponibile «a fare una consulenza». Le «cortesie» chieste al primo cittadino, però, vanno anche oltre gli affari immobiliari: un amico di Scarpellini, per esempio, «chiede la possibilità di avere 4 nuove licenze da Ncc».
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