Rimossa la scultura al Circo Massimo. L'artista: «Pagherò la multa, era un manifesto per l'arte»

Rimossa la scultura al Circo Massimo. L'artista: «Pagherò la multa, era un manifesto per l'arte»
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Mercoledì 29 Gennaio 2014, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 19:00

​Hanno dato tutti per scontato che i permessi ci fossero, che quell'opera d'arte, quella cornice di acciaio dalla quale ci si pu affacciare per vedere a sua volta l'opera d'arte che rende Roma famosa in tutto il mondo, il Circo Massimo e i Fori Imperiali, fosse in regola. Ma così non era. Nemmeno il Campidoglio ne era al corrente.

L'opera abusiva, di tre metri per tre, due tonnellate di acciaio, è stata realizzata dall'artista romano Francesco Visalli, e si trovava davanti al Circo Massimo, trovava perché stasera è stata rimossa, dalla notte del 24 novembre. «Mai avrei pensato che dopo due mesi potesse essere ancora lì», dice oggi l'artista, un po' sorpreso da tanto clamore.

«Quell'opera, che non ho voluto nemmeno firmare, era e deve essere letta come un manifesto di protesta, è un grido di allarme, diamoci una svegliata perchè stiamo perdendo una patrimonio pazzesco, c'è una totale assenza di interesse e chiunque può fare qualcosa. È anche una protesta contro un gruppo elitario dell'arte che vive solo di becere condizioni di mercato».

Nel pomeriggio, l'opera è stata rimossa e posta sotto sequestro: «Contatterò l'artista per capire cosa lo ha spinto a fare quel gesto. Certamente ci sarà una multa, se non altro per i costi sostenuti dal Comune per rimuoverla». Pronta la replica di Visalli: «La rimozione era doverosa. Sono disposto a morire per l'arte, figuriamoci se non pago la multa. Le parole dell'assessore mi sono sembrate molto sensate».

Una mostra al Bramante e due collettive al Macro sotto il patrocinio del Comune di Roma, Visalli oggi si augura che la sua opera, «costata 23 mila euro compreso il posizionamento, possa trovare spazio in un luogo simbolo. E spero che intorno a questa mia protesta si riuniscano altri artisti».

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