Taxi, si paga con il cellulare rivoluzione su 3.700 vetture

Taxi, si paga con il cellulare rivoluzione su 3.700 vetture
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 26 Marzo 2018, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 15:40
Smettere di cercare i contanti o sperare che il taxi preso abbia il pos elettronico a bordo. Le vetture bianche con autista entrano nell'era digitale e da oggi a Roma, per pagare la corsa del tassì, basterà usare lo smartphone.
Come? Grazie a un'App (Tinaba) che da tempo permette di trasferire denaro, pagare e gestire le spese quotidiane, si potrà prendere un taxi senza preoccuparsi di aver con sé il portafogli. Ad aderire al progetto nazionale grazie a un accordo siglato tra la società dell'App e l'Unione radiotaxi d'Italia, sono 3.700 vetture della cooperativa 3570 che entro il prossimo 10 aprile completerà l'attivazione dell'applicazione sulla propria flotta di vetture.

COME FARE
Il meccanismo è semplice: a bordo dei taxi aderenti sarà presente una targhetta con un codice Qr per effettuare il pagamento. L'utente dovrà solo inquadrare il codice e inserire la cifra dovuta al tassista per onorare la corsa all'istante. L'autista da parte sua riceverà in tempo reale la conferma dell'avvenuto pagamento del passeggero senza costi aggiuntivi per entrambi. Il nuovo metodo di pagamento, poi, prevede delle agevolazioni (sempre a costo zero) anche per gli utenti: grazie ad esempio alla funzione dell'App conto condiviso si potrà dividere la spesa del viaggio (nel caso in cui i passeggeri siano due o più) oppure si potrà pagare la corsa a distanza tra genitori e figli. Il servizio partirà in contemporanea a Roma e a Milano (1.300 le vetture messe a disposizione nel capoluogo lombardo dalla radiotaxi 02-6969) mentre nei prossimi mesi il pagamento con Tinaba sarà disponibile anche su taxi aderenti a Uri in più di 40 città italiane tra cui Bologna, Firenze, Genova e Palermo.
 
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