Secondo l’ordinanza del gip di Roma Costantino De Robbio (notificata a lui in carcere ma che ha portato all’arresto di altre 4 persone, mentre 15 indagati sono stati perquisiti) Napulsi prima dell'arresto aveva atteggiamenti che corrispondono alla «progettazione di attentati che hanno un preciso e ben identificabile riferimento negli atti di terrorismo ideati dall’Isis per poter essere eseguiti dagli aderenti nei paesi ritenuti bersaglio, fra cui l’Italia», anche se non c’era un’azione imminente.
Napulsi è stato fermato a novembre per spaccio, mentre l’inchiesta per auto addestramento era in corso. L’uomo si stava informando in rete sull’uso di fucili, di un lanciarazzi Rpg7 e su dettagli logistici per l’affitto di un pickup. Ma nel frattempo aveva anche imparato a muoversi nel deep web e a sottrarsi ai controlli della polizia con tecniche di contropedinamento.
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