Terrorismo, condannato a cinque anni per droga l'uomo che parlava di un attentato a Roma

Lo schema di arresto
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Giovedì 19 Aprile 2018, 23:16
E' stato condannato a cinque anni per droga, Abdel Salem Napulsi, 38enne che avrebbe fatto parte della rete di Anis Amri, secondo le indagini della procura di Roma. Nel processo che si è svolto oggi a Roma, la procura l'ha accusato di aver detenuto 4mila dosi di cocaina in una sua vecchia abitazione. Napulsi, assistito dall'avvocato Domenico Naccari, aveva scelto il rito abbreviato.

Secondo l’ordinanza del gip di Roma Costantino De Robbio (notificata a lui in carcere ma che ha portato all’arresto di altre 4 persone, mentre 15 indagati sono stati perquisiti) Napulsi prima dell'arresto aveva atteggiamenti che corrispondono alla «progettazione di attentati che hanno un preciso e ben identificabile riferimento negli atti di terrorismo ideati dall’Isis per poter essere eseguiti dagli aderenti nei paesi ritenuti bersaglio, fra cui l’Italia», anche se non c’era un’azione imminente.
Napulsi è stato fermato a novembre per spaccio, mentre l’inchiesta per auto addestramento era in corso. L’uomo si stava informando in rete sull’uso di fucili, di un lanciarazzi Rpg7 e su dettagli logistici per l’affitto di un pickup. Ma nel frattempo aveva anche imparato a muoversi nel deep web e a sottrarsi ai controlli della polizia con tecniche di contropedinamento. 
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