Anziana torna a casa e trova i ladri, sequestrata e rapinata da 2 uomini armati di spranga: bottino da 10mila euro

Viale Pola, cuore del quartiere Trieste: mercoledì da incubo per una 70enne

Anziana torna a casa e trova i ladri, sequestrata e rapinata da 2 uomini armati di spranga: bottino da 10mila euro
di Marco De Risi e Camilla Mozzetti
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Sabato 23 Dicembre 2023, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 15:09

Aveva appena aperto la porta di casa quando è stata afferrata per un braccio e tirata dentro. Nel suo appartamento era già entrato qualcuno probabilmente forzando la porta finestra di un balcone. E così per almeno venti minuti una donna del 1953 è rimasta in balia di due uomini che l’hanno minacciata armati di spranghe di ferro perché consegnasse loro preziosi e denaro. La rapina si è consumata mercoledì scorso e l’orologio non segnava ancora le 20 in viale Pola, cuore del quartiere Trieste. La vittima era da poco uscita dal lavoro, compiuto alcune commissioni in vista del Natale era rincasata ignara di quanto le sarebbe accaduto. I due uomini avevano già trovato la cassaforte e quando lei è rientrata è stata afferrata, spinta in un angolo e minacciata: «Dacci la combinazione» le avrebbero intimato i due con i bastoni di ferro in mano. Probabilmente per la paura e lo choc la signora non è riuscita a fornire loro la combinazione: «Non la ricordo» continuava a urlare fra le lacrime. A quel punto l’inquilino del piano di sopra, insospettito dai forti rumori e dalle urla, ha chiamato il 112. «Presto correte, credo si stia consumando una rapina al piano di sotto», avrebbe detto agli operatori. 

LA DINAMICA

Così intorno alle 19.30 nel palazzo arrivano le volanti della polizia ma i due uomini nel mentre erano riusciti a forare una parte della cassaforte tirando fuori alcuni gioielli e scappando dalla porta di ingresso.

La vittima è rimasta in casa, quando la polizia è entrata, l’ha trovata raggomitolata in un angolo. Era visibilmente provata e sul posto è intervenuto anche il 118 ma non è stato necessario il trasferimento in ospedale. I due malviventi invece sono stati descritti: minuti di corporatura, entrambi vestiti con abiti scuri e con i volti coperti. Indossavano dei guanti e aveva un accento dell’Est in base a quanto riferito dalla vittima. In base alla ricostruzione e alle prime verifiche compiute anche dalla Scientifica, i due sarebbero entrati da una portafinestra e trovata la cassaforte, avrebbero provato a smurarla senza riuscirci. Quando la vittima è rientrata l’hanno minacciata affinché l’aprisse ma la donna, appunto, non ricordava il codice e allora uno dei due mentre l’altro la teneva d’occhio sarebbe riuscito a forarla prenderlo alcuni gioielli ma non tutto ciò che era contenuto all’interno. Da una prima stima i due malviventi sarebbero riusciti a portarsi via preziosi per un valore di circa 10 mila euro.

LE INDAGINI

In base alle modalità della rapina, alla descrizione dei soggetti, l’ipotesi investigativa è quella che i due possano appartenere a una banda di rapinatori albanesi, già colpita nelle scorse settimane dall’arresto di due possibili appartenenti. Uno di questi aveva a carico un mandato di cattura emesso dalla procura di Genova per delle rapine avvenute in villa. L’uomo era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile che avevano intercettato e seguito un’Audi RS6. Il veicolo aveva portato gli agenti a un deposito dove, a seguito della perquisizione, furono trovati strumenti da scasso. Da lì l’arresto dei due con il resto della banda della trovate. Non è escluso che il colpo messo a segno mercoledì al quartiere Trieste sia stato compiuto dai “soci” rimasti a piede libero. In viale Pola gli agenti di polizia hanno battuto anche diversi altri condomini alla ricerca di impianti di video sicurezza per cercare di risalire agli autori della rapina. 

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