Inglese gratuito per i bimbi e i ragazzi arrivati dall'Ucraina e ospitati dalle famiglie di Roma

L'iniziativa, promossa dalla British School Group, è volta a favorire l’integrazione e fare un dono per un futuro migliore

Inglese gratuito per i bimbi e i ragazzi arrivati dall'Ucraina e ospitati dalle famiglie di Roma
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Venerdì 8 Aprile 2022, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 15:25

Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, l’Italia si è distinta per il grandissimo slancio di solidarietà, in diversi modi e con tante iniziative. L’accoglienza dei profughi, delle famiglie prevalentemente con mamme e bambini, è stato il sostegno più importante ma una volta in Italia c’è anche la necessità di far vivere al meglio la vita spezzata di queste famiglie, favorire l’integrazione e soprattutto dare loro una prospettiva di un futuro migliore. Da qui l’importanza dell’istruzione, non solo per il proseguimento degli studi per i bambini e i ragazzi, ma anche la conoscenza della lingua italiana e inglese per vivere in un Paese straniero. Partendo anche da questa necessità, British School Group ha lanciato una importante iniziativa di solidarietà, offrendo corsi di inglese gratuiti per bambini e ragazzi rifugiati dall’Ucraina, per favorire l’integrazione e fare un dono per un futuro migliore.

L'INIZIATIVA

 «Quest’anno British School compie 70 anni di attività, e pensiamo che il modo migliore per celebrare questo traguardo sia con una iniziativa di solidarietà che ci sta davvero a cuore.

In questo momento abbiamo già accolto trenta bambini e ragazzi nelle nostre scuole in tutta Italia», racconta Valerio Sestili di British School Group, «e siamo davvero felici del clima di integrazione e solidarietà che si è creato con gli altri studenti. Frequentare un corso di inglese sta rappresentando per questi ragazzi un modo per comunicare meglio in un Paese straniero, impiegare in modo costruttivo il tempo, non interrompere il loro percorso di istruzione e soprattutto avere una prospettiva per il futuro».

Insomma, uniti si può costruire un futuro migliore, la solidarietà comincia anche dai banchi di scuola. Tutto è nato dalla richiesta di una mamma: «Posso far venire a lezione assieme a mio figlio il bimbo ucraino che stiamo ospitando?», ha chiesto la signora alla direzione della scuola. La risposta è stata positiva e da quel momento la British School ha allargato sempre di più il numero di studenti e bimbi cui offrire ospitalità anche sui banchi di scuola.

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