Riconoscerli, ora, è diventato più complesso: non rappresentano più lo stereotipo del borseggiatore dall’aspetto inzaccherato e pericoloso. Oggi sono persone ben vestite e spesso identiche a un normale passeggero o turista. Le donne, in particolare, utilizzano ampi piumoni per coprire le loro mani al momento del furto o tagliare la borsa al malcapitato di turno con coltellino o taglierino. Come è accaduto, pochi giorni fa a Roma, su un bus della linea Atac: «Sono salita sul bus 87 per andare a lavoro - racconta Giulia (ha preferito mantenere l’anonimato) a “Il Messaggero” - mi sono seduta e ho letto un libro. Quando sono arrivata in ufficio ho ritrovato la mia borsa tutta tagliata, ma fortunatamente non avevano rubato nulla».
Cosa è successo
L’episodio risale alla scorsa settimana.
La denuncia contro ignoti e l’allarme sicurezza all’interno di metro e bus: «Servono più sicurezza e controlli», rimarca ancora Giulia. «Mi sono spaventata molto: sarebbe bastato un mio movimeno brusco e quella lametta avrebbe potuto ferirmi». E c’è chi racconta di essere stato vittima dello stesso furto e di una successiva truffa: «E’ successo anche a me - scrive una donna - lo stesso furto sulla linea 87 e lo stesso modus operandi con un tentativo di truffa». Ad agire - secondo testimoni - una coppia (un uomo e una donna): prima il colpo all'interno dei mezzi pubblici e poi la telefonata spacciandosi per un poliziotto o carabiniere.