Dengue, il racconto della donna infettata: «Puntura della zanzara forse in casa, ho capito cosa significa febbre spacca ossa»

Franca Pandolfi, 80 anni, ha raccontato la sua esperienza, a ottobre scorso: «Lamentavo dolori alle ossa fortissimi che non mi facevano nemmeno dormire»

Dengue a Roma, la donna infettata: «Puntura forse in casa, ho capito cosa significa febbre spacca ossa»
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Venerdì 15 Marzo 2024, 18:20

La Dengue a Roma, probabilmente a casa sua. Franca Pandolfi, 80 anni, ha raccontato all'Adnkronos Salute la sua esperienza, a ottobre scorso, con una malattia esotica, endemica in molte aree tropicali e che stiamo cominciando a conoscere anche in Italia. «La puntura di una zanzara, a Roma nella mia città, forse a casa. Un incontro spiacevole che mi ha fatto capire cosa significa "febbre spacca ossa" come viene chiamata la Dengue».

«Ho provato il disagio di una malattia tropicale senza spostarmi dal mio salotto, senza nemmeno il gusto di un viaggio esotico - scherza la signora Franca - anche se nel mio quartiere sono diventata famosa, insieme a mia nipote, dopo il ricovero legato all'infezione».

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Dal nipote alla nonna

La vicenda di Franca Pandolfi comincia a fine estate, quando la nipote sedicenne si ammala. Una sorta di influenza, ma la febbre alta non cala.

Un amico di famiglia, medico dell'Istituto Spallanzani, consiglia il test, considerata la presenza di alcuni casi nella zona. «Avevo sentito parlare di questa malattia - continua la signora Franca - ma mi sembrava una cosa remota». E il mese successivo, quando «ho iniziato ad avere dei sintomi che mi sembravano di una normale influenza, non ci ho pensato subito. Dopo i primi giorni, però, ho cominciato ad avere dolori fortissimi alle ossa. A questo punto è intervenuto il mio medico di famiglia che mi ha consigliato il test».

A seguire Franca è il dottor Mario Brozzi, che insieme alla figlia Valeria, dottore in medicina generale in formazione, ha fatto il maggior numero di segnalazioni alla Asl per la Dengue e ha avviato con l'Istituto Spallanzani un progetto di collaborazione per inviare i casi sospetti per la conferma della diagnosi. La signora Franca, quindi, dopo il test allo Spalanzani è stata ricoverata nello stesso istituto per i controlli, necessari anche ad evitare eventuali complicanze. «Come era successo già a mia nipote - spiega - sono stata in ospedale una settimana. Lamentavo dolori alle ossa fortissimi che non mi facevano nemmeno dormire. E i medici mi hanno spiegato allora che la malattia si chiama anche "spacca ossa". E posso assicurare che è proprio così».

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