Ciampino, trovata morta a 26 anni in casa del capoufficio dopo la serata con cocaina e alcol

Ciampino, donna trovata morta sul divano nella villa del suo capo: tracce di sangue sui cuscini. Lui: «Abbiamo sniffato»
di Karen Leonardi e Camilla Mozzetti
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Domenica 19 Maggio 2024, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 15:52

Lui e lei che decidono di uscire insieme, ancora una volta, dopo il lavoro e di trascorrere la serata in quel locale a pochi metri da via Veneto passato alla storia delle cronache mondane. Lui e lei che si frequentano anche fuori dal lavoro ma che non hanno una relazione. Lui e lei che entrano in un locale salutano alcuni amici, bevono e si divertono. Poi da via Veneto, quando in strada non cammina più nessuno e i semafori sono staccati, arrivano nella villetta di lui a Ciampino. Entrano in casa e da qui lei uscirà morta.

È una storia ancora tutta da chiarire quella che riguarda il decesso di una 26enne romana, F. R., trovata sabato mattina dal suo compagno e datore di lavoro, morta sul divano con del sangue sui cuscini. È lui che chiama i soccorsi ma l’intervento dei sanitari si dimostrerà vano. La ragazza è morta per un’emorragia interna. Resta da chiarire cosa l’abbia provocata. «Abbiamo assunto cocaina», dirà l’uomo, un imprenditore nel settore turistico e dei servizi alla persona rispondendo alle domande dei carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. È lui sabato mattina a dare l’allarme, chiamando il 112.

Dai rilievi eseguiti dai militari in casa le tracce di droga sono ancora evidenti.

LA RICOSTRUZIONE

Una serata forse disinibita. Di certo conclusasi con una morte sospetta. L’imprenditore al momento non risulta indagato e la Procura di Velletri, titolare del caso per competenza territoriale, dovrà attendere l’esito dell’autopsia per contestare eventuali reati. Potrebbe essere stata una tragica fatalità: l’assunzione di droga per tutta la notte mischiata all’alcol potrebbe aver indotto l’emorragia interna ma, appunto, esiziale sarà il responso del medico legale. «Siamo tornati a casa, eravamo stati in un locale romano - ha raccontato l’uomo - poi abbiamo avuto un momento di intimità ma lei non si sentiva bene per questo aveva deciso di stendersi sul divano». L’uomo la lascia in soggiorno e va a dormire in camera da letto. Al risveglio crede che la donna stia ancora dormendo, la chiama ma lei non risponde, così si avvicina. Il respiro è debolissimo, prova a scuoterla ma nulla, la ragazza non dà segni di vita. In più il suo corpo è macchiato di sangue ma come accerterà la prima ispezione superficiale del medico legale intervenuto sul posto, non ci sono ferite né da arma fa fuoco né da arma bianca. Non ha segni sul corpo o sul collo, non è stata picchiata ma è morta e com’è morta questa ragazza di 26 anni che vive nel quartiere Ponte Mammolo ed è dipendente dell’impresa facente capo all’uomo con cui era uscita venerdì sera?

I VICINI

Nessuno fra i vicini o fra i residenti della zona di Ciampino ha sentito nulla. In molti si sono preoccupati solo sentendo le sirene dell’ambulanza che stava arrivando. «Aveva freddo, mi ha detto di sentire freddo così si è stesa sul divano», ha continuato a ripetere l’imprenditore, con alcuni precedenti penali alle spalle, visibilmente provato, ai carabinieri. Ma la sua versione non avrebbe convinto del tutto gli investigatori del comando castellano, che hanno avviato un'indagine per far luce su quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Nella villetta del 39enne è arrivato anche il gruppo della scientifica per l’analisi della scena. Il punto da verificare, su cui stanno lavorando i carabinieri in queste ore, riguarda l'eventuale assunzione di droga quando i due si trovano ancora in prossimità del locale, dove avevano passato la serata prima di andare nel villino dell'imprenditore, a due passi dal centro della cittadina aeroportuale. L'esame autoptico sarà eseguito presso l'istituto di Medicina legale della Sapienza. «Non lo so cosa è successo», avrebbe ripetuto l’uomo quasi fino allo sfinimento ripercorrendo quella notte con una donna che si stende sul suo divano senza più rialzarsi.

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