IL FOCUS
L'aspetto impressionante riguarda i numeri. Quelli dei prodotti contraffatti, nocivi per la salute, del finto "made in Italy" sequestrati dal primo gennaio ad oggi. Numeri da capogiro che dimostrano come il mercato della contraffazione a Roma e provincia sia un settore che non conosce crisi ma che, al contrario, della crisi si sia alimentato per espandersi e crescere. Solo nel primo trimestre del 2023 la Guardia di Finanza ha sequestrato nella Capitale e nel suo hinterland 132.260.058 prodotti contraffatti. Dalle "bolle" e "colli" che arrivano all'aeroporto di Fiumicino e al porto di Civitavecchia, e si portano dietro non solo bracciali e collane false, ai magazzini dove la merce viene stoccata per essere rivenduta fino a ciò che quotidianamente emerge dai controlli del territorio e dagli esercizi commerciali.
IL DOSSIER
Ci si rende conto di come i 132 milioni e oltre di pezzi sequestrati in soli tre mesi superino il dato totale raggiunto nel 2022 quando le attività portarono al recupero di 131.669.150 pezzi di fatto illegali.
Ecco allora che il V Municipio - zona Pigneto, Torpignattara ad esempio - nel campo della contraffazione di capi di abbigliamento o prodotti copiati alle grandi maison è "leader".
I LUOGHI
Nel 2022 infatti più di 16 milioni sono stati i prodotti sequestrati con 29 persone denunciate. Le merci che si ripetevano andavano dall'abbigliamento ai prodotti di cartolibreria, dagli apparecchi elettrici di illuminazione ai giocattoli fino ai prodotti per l'igiene e la cura della persona. Nel VII Municipio, invece, (area Tuscolano, San Giovanni), i prodotti sequestrati sono stati più di 4 milioni e mezzo. Si andava dagli oggetti in plastica fino alle cartine e filtri per il tabacco. Il Centro storico, invece, è emerso maggiormente per i sequestri di prodotti nocivi per la salute: ben 10.473.110 pezzi per lo più di bigiotteria, ferramenta e oggetti simili, e poi fibbie, bottoni e accessori per la telefonia (dai caricatori fissi e portatili agli auricolari). Il Gruppo Pronto Impiego Roma nelle sole zone di Termini ed Esquilino - che restano delle zone "accentratrici" in parte per lo stoccaggio di prodotti falsi e molto di più per la vendita - ha sequestrato ad oggi oltre 40 milioni di pezzi non sicuri: dai bracciali alle catenine, dagli orecchini a componenti in pietra per collane e accessori.
E sempre il Gruppo della Guardia di Finanza, poi, in vista delle prossime festività pasquali ha aumentato i controlli portando al sequestro di migliaia di prodotti di varia natura e tipologia come le etichette per i regali e adesivi decorativi e/o augurali pasquali, comprese colle a caldo. Di che cifre parliamo? Di oltre cinque milioni di pezzi non sicuri con la contestuale segnalazione alla Camera di Commercio dei legali rappresentanti di società e attività. C'è poi tutto il comparto dei prodotti relativi alla cura della persona: shampoo, bagnoschiuma, profumi, deodoranti, tinte per la colorazione dei capelli o per lo stiraggio degli stessi copiati alle più note aziende di settore e immessi regolarmente nel circuito della grande distribuzione. Va da sé che ai numeri dei sequestri si affianca il potenziale economico della contraffazione: svariati miliardi sottratti finora ad un fenomeno che si diffonde con la stessa velocità delle metastasi.
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