Finto broker corteggia anziana con regali e vacanze di lusso, poi le sfila 5 milioni. La donna: «Gli ho affidato tutta la mia eredità»

Imputato per truffa, un 51enne si spacciava per organista di Ratzinger e arcivescovo. La casalinga di 82 anni: «Gli ho dato tutto per farglieli investire»

Finito broker corteggia anziana con regali e vacanze di lusso, poi le sfila 5 milioni. La donna: «Gli ho affidato tutta la mia eredità»
di Federica Graziani
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Martedì 17 Ottobre 2023, 22:36 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 08:04

Lo schema è quello classico: proposte di investimento e risparmi svaniti nel nulla. Tra le vittime anche una casalinga salernitana oggi 82nne che ha dichiarato di aver consegnato tutta la sua eredità milionaria, 5 milioni di euro, a un 51enne romano che si spacciava per broker (in passato si era anche presentato come organista di papa Ratzinger e arcivescovo). Così Massimiliano Muzzi è finito a processo con l’accusa di aver costituito e poi partecipato ad un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’appropriazione indebita. Per convincere l’anziana malcapitata a consegnargli le somme, la corteggiava riempiendola di attenzioni. Si incontravano quasi tutti i giovedì. «Mi faceva regali, mi regalava cioccolatini», ha raccontato lunedì scorso in aula la signora Pia Quaranta. Nel momento in cui doveva firmare per investire i soldi, si faceva più galante: «Mi invitò ad andare in un castello ad Arezzo», ha aggiunto la vittima. Dopo aver capito di esser stata truffata, la donna aveva cercato di rintracciare Muzzi nella scuola di musica dove insegnava ad Avellino, senza riuscirci.

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I FONDI ESTERI

I molti milioni accumulati sarebbero stati versati su due fondi fittizi di diritto estero, Pegasus Royal e Pegasus Gold, e poi accreditati sui conti aperti dal professionista presso la Investec Bank delle Mauritius. Ai malcapitati, venivano proposti investimenti inesistenti acquistando i fondi Pegasus dall’impresa inglese Lux Finance, società in liquidazione dal 2016. Il denaro veniva poi utilizzato per mettere in piedi attività tra Roma, l’Umbria e la Toscana. 
Muzzi, organista e maestro di musica di professione, aveva anche fondato una congrega religiosa e si era spacciato per arcivescovo abate.

Inoltre si sarebbe nominato barone Max di Montecristo of Strichen (sembra per un altro raggiro) e infine organista ufficiale di Ratzinger.

LE ALTRE VITTIME

Oltre alla signora salernitana, già ultra settantenne all’epoca dei fatti in cui è stata truffata, secondo quanto emerge dall’imputazione, per la cospicua cifra di oltre 4,5 milioni di euro, ci sono altre vittime. Un ottantenne di Perugia ha perso 190.000 euro: pensava di far fruttare i suoi soldi depositando la somma presso la GBM per investimenti tramite la Lux. Mentre una casalinga toscana, che pur non avendo mai incontrato Muzzi, ha investito 100.000 euro. Alcuni dei truffati, costituiti parte civile nel processo, sono stati ascoltati lunedì scorso per la prima volta. «Siamo fiduciosi che la giustizia farà il suo corso e che episodi come questi non si ripetano - ha commentato al termine dell’udienza l’avvocato Mascia D’Antona del Foro di Firenze, legale di una delle persone offese - Speriamo almeno di riuscire a recuperare una parte del denaro».

I FILONI 

Le indagini, sono state avviate dopo un’ispezione della Consob, in collaborazione con la Guardia di Finanza, nei confronti di alcuni promotori finanziari che offrivano investimenti gestiti dalla Lux Finance, risultata riconducibile a un professionista di origini romane, Muzzi appunto. Dopo ulteriori approfondimenti e con l’apertura di un’inchiesta della Procura di Roma, il Nucleo speciale di polizia valutaria ha quindi ritenuto che l’uomo fosse a capo di un’organizzazione criminale che, avvalendosi di una rete di promotori, aveva compiuto una frode di rilevanti dimensioni. Mentre un primo filone del procedimento segue le singole truffe a carico solo di Muzzi, un altro filone vede coinvolti nel processo tutti i suoi collaboratori. Una vicenda che va avanti dal 2016, ma che affonda le sue origini molto prima. 

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