Rocca di Papa, la denuncia dell'ex sindaca Veronica Cimino: «Fermata perché combatto la corruzione»

Due mesi fa Cimino era decaduta a causa delle dimissioni in blocco (dal notaio) di dieci consiglieri comunali: sei dell'opposizione e quattro della maggioranza

Rocca di Papa, la denuncia dell'ex sindaca Veronica Cimino: «Contro di me un complotto»
di Fabio Rossi
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 13:50

«La denuncia di un illecito è un dovere civico di tutti i cittadini, e a maggior ragione di un sindaco». Veronica Cimino è l'ex sindaca di Rocca di Papa, due mesi fa decaduta a causa delle dimissioni in blocco (dal notaio) di dieci consiglieri comunali: sei dell'opposizione e quattro della maggioranza. «Hanno deciso di fermarmi», è stata la sua spiegazione, dopo l'addio al Comune che nel 2019 aveva vissuto la tragedia di Emanuele Crestini, il "sindaco eroe" morto in seguito all'esplosione che il Municipio e una scuola dell'infanzia collegata, causando due vittime e 14 feriti. A fine mese Cimino sarà in tribunale in qualità di testimone - insieme all'ex comandante della polizia locale, Gabriele Di Bella - in un processo per un presunto tentativo di corruzione nato proprio da denunce di sindaca e capo dei vigili urbani. È soltanto uno dei passi che Cimino rivendica sul fronte della lotta per la legalità: «Ho fatto il mio dovere, ho sempre detto che era fondamentale combattere, e alcune cose le ho denunciate alla Procura della Repubblica - sottolinea l'ex sindaca - Di fatto che chi denuncia si mette in una situazione scomoda. Mi aspettavo che mi facessero cadere».

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LA VICENDA

Connessa alla fine dell'amministrazione Cimino anche la questione dell'incarico di Di Bella, che la sindaca avrebbe voluto rinnovare e che, per il decreto Brunetta, sarebbe comunque dovuta andare avanti fino al termine dello scorso anno.

Il comandante era però considerato da alcuni componenti della giunta e della maggioranza «troppo presente nelle decisioni», e il suo ruolo avrebbe pesato nella crisi del Comune. Ma l'ex prima cittadina ha sempre rigettato questa chiave di lettura: «La pura verità è che nella politica spesso si insinuano le pressioni, la corruzione e le minacce», ha scritto in un post si Facebook rivolto ai suoi concittadini, subito dopo lo scioglimento della sua amministrazione. «Assessori e consiglieri di maggioranza che si dimettono con la minoranza, proprio mentre sto facendo delle denunce, fanno pensare», sostiene Cimino, che collega la fine della sua esperienza al Municipio con la sua attività per la trasparenza: «Non mi fermo, continuerò la mia attività nella lotta alla corruzione, che si può fare anche all'esterno», spiega l'ex sindaca. «Per chi come me indossa una divisa il silenzio è un atto dovuto - commenta Di Bella - e credo nella circostanza valga più di mille parole».

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