Roma, biglietti bus, tram e metro a 2 euro? Atac, conti in rosso: introiti in calo e carburante sempre più caro

Comune e Regione vorrebbero evitare il rincaro, ma la strada è ormai tracciata

Roma, biglietto metro e bus a 2 euro? Conti Atac in rosso: calano gli introiti e prezzo carburante in aumento
di Francesco Pacifico
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Sabato 15 Aprile 2023, 00:31 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 15:04

La strada sembra ormai tracciata: già dal 2024 a Roma il prezzo dei biglietti di bus, tram e metro dovrebbe salire da 1,50 a 2 euro. Ticket più cari anche per i mezzi di Cotral e i treni regionali di Fs. E a poco servirà l’asse tra Campidoglio e Pisana per evitare l’aumento di biglietti. Ed è complicato disinnescare il rincaro a fronte dei problemi finanziari di Atac, che a breve si vedrà stanziare dal Comune 120 milioni di euro in più, ma che nel 2022 ha speso di più per metano ed elettricità e incassato meno per la bigliettazione. E si deve fare i conti anche con le casse della Regione. L’ente che ha un indebitamento di 22 miliardi di euro e che, materialmente, deve trovare i fondi necessari per impedire l’incremento: 27 milioni di euro.

IL CONTRATTO DI SERVIZIO
L’aumento, di fatto, è previsto dal contratto di servizio firmato nel 2018 da Regione e Trenitalia, che rientra nel consorzio Metrobus: in poche parole, per garantire l’acquisto di nuovi treni sulle linee laziali, è stato definito che dal prossimo agosto il costo del Bit - il biglietto integrato a tempo della durata 100 minuti - passerà, con aumenti proporzionali anche sui ticket da 24, 48 e 72 ore e sugli abbonamenti per circolare in tutta la rete regionale.

Per la cronaca, il problema si pose anche nel 2021 e nel 2022, ma nello scorso biennio l’allora giunta di centrosinistra aprì i cordoni della borsa, impegnando rispettivamente 20 e 25 milioni di euro e facendo slittare il rincaro. 

Per quest’anno servirebbero 27 milioni di euro: 8 milioni destinati ad Atac, 9,5 a Ferrovie, i restanti a Cotral, che a Roma gestisce anche la Metromare, la ex Roma Lido. Ma è giallo su questi soldi. L’ex amministrazione targata centrosinistra fece sapere di aver lasciato nelle disponibilità per il dipartimento Mobilità 42 milioni di euro, comprese le risorse per far slittare di un altro anno l’incremento tariffario. L’attuale giunta di centrodestra non avrebbe ancora trovato questi stanziamenti, ma per la cronaca va detto che è ancora in corso la due diligence sul budget dell’ente e che il vero bilancio di previsione, quello che deciderà la spesa, sarà pronto soltanto in primavera, tra maggio e giugno, e inserito in un apposito assestamento da portare in aula alla Pisana.

Anche se informalmente, i dirigenti del Comune e della Regione hanno già iniziato a discutere di questo dossier. In via Cristoforo Colombo - anche perché il provvedimento è impopolare vista la qualità del servizio di Atac - vorrebbero evitare l’aumento. In Campidoglio sperano poi di attutire la manovra tariffaria aumentando le agevolazioni per gli abbonamenti. Certo è che le parti in causa vorrebbero rinviare gli aumenti al 2024, con una proroga di almeno cinque mesi rispetto alla data inserita nel contratto di servizio firmato nel 2018. 

Intanto già la prossima settimana il Comune dovrebbe aumentare di 120 milioni di euro i fondi per il prossimo triennio - 50 milioni quest’anno, altrettanti nel 2024 e 20 nel 2025 - per finanziare il contratto di servizio. Quello con il quale il Campidoglio “paga” le corse su gomma e su ferro effettuate da Atac. Nel bilancio di previsione approvato a fine febbraio, l’amministrazione aveva aumentato le risorse per il triennio soltanto di 16 milioni. Adesso che mette sul piatto i 120 milioni vorrebbe chiedere alla sua controllata più linee per la periferia. Difficilmente l’azienda ce la farà: i suoi vertici avevano chiesto a Palazzo Senatorio circa 160 milioni in più per il triennio, senza contare che oltre all’aumento dei costi per i carburanti - una settantina di milioni in più solo nel 2022 - la bigliettazione registra un calo del 20 per cento rispetto all’era pre Covid. Una situazione - avvertono da via Prenestina - che spinge sempre più verso un aumento del biglietto di bus e metro.
 

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