Ripresa a singhiozzo nella Capitale tra educatrici dei nidi assenti per uno sciopero indetto dai Cobas e docenti che mancano perché influenzati o costretti a casa dal Covid-19. Senza contare i ritardi provocati dal maltempo che hanno fatto saltare a molti studenti l'ingresso alla prima ora di lezione come molti presidi dicono.
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In merito allo sciopero delle educatrici l'agitazione riguarda tutto il comparto dei pubblici dipendenti di Roma Capitale e in molte strutture del Campidoglio i disagi non sono mancati: da Testaccio a Monteverde, tante le famiglie costrette a ripiegare su nonni o baby-sitter o chiedere un giorno di permesso dal lavoro per restare con i figli.
Poi ci sono le assenze per malattia o permessi nelle scuole elementari, medie e superiori. Da una prima analisi sulla base delle comunicazioni inviate questa mattina agli istituti, circa il 10% dei docenti laziali (il personale di ruolo si compone di circa 92mila unità ndr) avrebbe comunicato l'assenza proprio perché malato e costretto a casa dal virus influenzale. Casi anche di positivi al Covid-19 per quanto l'incidenza sia più bassa rispetto a coloro colpiti dal virus di stagione.
«Questa mattina - racconta Annalisa Laudando preside dell'Istituto comprensivo via Poseidone - 15 docenti e 4 collaboratori ci hanno comunicato l'assenza perché malati su un totale di 180 dipendenti». E mediamente il dato è analogo anche sugli altri istituti comprensivi della Capitale mentre per gli studenti ci sarebbero almeno tre assenze per classe, ognuna composta mediamente da 26 alunni.