Smart working per i dipendenti comunali, il Campidoglio accelera: «Da uno a 2 giorni la settimana, 9mila "a casa" entro il Giubileo»

Il Campidoglio vorrebbe spingere anche le altre istituzioni pubbliche che gravitano in Centro a sviluppare forme di lavoro agile

Smart working per i dipendenti comunali, il Campidoglio accelera: «Da uno a 2 giorni la settimana, 9mila "a casa" entro il Giubileo»
di Giampiero Valenza
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Martedì 24 Ottobre 2023, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 07:15

Il Campidoglio accelera sullo smart working. E da qui al Giubileo l'idea è quella quantomeno di raddoppiare la quantità di lavoro a distanza. L'interlocuzione tra assessorati si sta facendo sempre più fitta. Qualche numero: oggi ci sono 3.910 dipendenti che stanno usando questa nuova formula di impegno professionale per un giorno a settimana.
L'idea è quella di coinvolgere l'intera platea di 9mila funzionari capitolini che possono aderire sia al lavoro da remoto (il vecchio "telelavoro", con il dipendente che svolge la sua attività a casa, con gli stessi orari di quando è in presenza) e con il lavoro agile (la soluzione senza vincoli di orari e di sede che si effettua su un progetto e su obiettivi predeterminati). «Grazie al Pola, il Piano organizzativo del lavoro agile, vogliamo aumentare l'uso del lavoro smart anche in questo periodo di post-pandemia», racconta Andrea Catarci, assessore alle Politiche del personale. E proprio in quest'ottica l'indicazione è di passare da una giornata a due a settimana di lavoro a casa. «L'intenzione nel triennio è di andare progressivamente verso una più forte programmazione di questo lavoro e di fornire gli adeguati ausili digitali a chi aderisce», aggiunge. Ci sono oggi diversi assessorati coinvolti anche perché questo sistema va ad alleggerire la mobilità della città, tant'è che anche l'assessora ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Ornella Segnalini, ieri a margine del Festival della Diplomazia, ha parlato dell'ampliamento del ricorso dello smart. «Solo i dipendenti del Comune sono 24 mila, ma se pensiamo a tutti quelli che si spostano nell'amministrazione pubblica, parliamo di 80 mila persone», ha detto. Il Campidoglio vorrebbe spingere anche le altre istituzioni pubbliche che gravitano in Centro a sviluppare forme di lavoro agile: quindi, anche i Ministeri, le Autorità, il Parlamento.

IL DIALOGO

«Parleremo con il sindaco per chiedere poi ai Ministeri e a tutte le altre strutture della Pubblica amministrazione di predisporre formule del genere. L'idea è quella di fare appello a tutta la Pa di Roma. La pandemia ci ha allenati a usare queste forme di lavoro agile», prosegue Catarci. Una lista di prime categorie - almeno, del Campidoglio - già c'è. Al netto di insegnanti, vigili urbani e di chi fa il proprio servizio agli sportelli di assistenza al pubblico (come l'anagrafe, per esempio), ci sono migliaia di tecnici amministrativi che potrebbero essere coinvolti nei percorsi di telelavoro. In prospettiva, il Campidoglio vorrebbe anche fare di più. «L'intenzione è quella di far combaciare i giorni di smart degli uffici che non hanno un contatto diretto con la cittadinanza e chiudere i palazzi almeno per un giorno alla settimana, nell'ottica di migliori politiche di risparmio energetico - prosegue il delegato al Personale della giunta capitolina - Si tratta di un obiettivo che possiamo raggiungere proprio grazie a queste forme di lavoro smart».

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