Nuova Ztl a Roma, sono «30mila le auto da cambiare». Ecco le vetture escluse dalla fascia verde

I numeri dell’Agenzia per la mobilità sulle vetture escluse dalla fascia verde

Nuova Ztl a Roma, sono «30mila le auto da cambiare». Ecco le vetture escluse dalla fascia verde
di Giampiero Valenza
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Domenica 16 Aprile 2023, 23:47 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 11:21

Trentamila romani hanno una spada di Damocle sulla loro testa: dovranno cambiare la macchina, a meno che non decidano di parcheggiarla lontano da casa. Tanti sono i proprietari delle auto più vecchie che, secondo stime di Roma Servizi per la mobilità, rientrano nella nuova Zona a traffico limitato della fascia verde che, oltre alla vecchia area dell’anello ferroviario, arriva fino a Labaro e al Tuscolano. In questi giorni sono partiti i lavori di installazione delle telecamere su via Tuscolana. In sostanza, si fa sul serio: i divieti, già operativi da fine 2022, saranno controllati dalle telecamere. Sarà, in sostanza, più difficile scappare dal controllo dei vigili. E per migliaia di romani (30.000 sono quelli nell’area, oltre 300.000 i ‘passaggi’ di chi, anche da fuori Comune, si trova ogni giorno a varcare la zona con i mezzi più inquinanti), si apre la strada al cambio dell’auto. Una sorta di “prendere o lasciare” che porterà a decine di migliaia di euro di spesa a famiglia. 

Stop auto Fascia verde Roma, il calendario dei divieti: da novembre 2023 si fermano i diesel Euro 4, nel 2024 anche gli Euro 5

IL PROVVEDIMENTO

Oggi non possono entrare nella Ztl fascia verde le auto Euro 0, 1 e 2 a benzina e Euro 1, 2, e 3 diesel.

Da novembre 2023 il provvedimento toccherà anche i mezzi diesel Euro 4 e poco prima del Giubileo, a novembre 2024, stop anche agli Euro 3 benzina. 

I consumatori non ci stanno. «Non si è tenuto conto dell’onere che graverà in questo periodo su migliaia di romani - dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti - I rincari hanno già dato un duro colpo al portafogli, queste nuove restrizioni andranno a incidere su un settore, quello della mobilità, già oggetto di profondi rincari. In totale, se tutti i romani oggetto delle restrizioni si dovessero trovare tutti insieme di fronte all’acquisto della macchina nuova, dovrebbero sborsare complessivamente più di 700 milioni di euro. Approssimativamente, infatti, per acquistare un’auto è necessaria una somma intorno ai 26 mila euro: la crisi delle materie prime, dai chip alla componentistica, i materiali sempre più rari e costosi hanno determinato uno tsunami nel settore, alterando i listini al pubblico. In dieci anni il costo di un’auto è cresciuto del 44%». Sulla questione pesa anche un altro tema, i disagi legati al trasporto pubblico romano. 

L’ANALISI

Proprio qualche giorno fa uno studio di Acos, l’Autorità per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, aveva evidenziato le tante ore di stop di bus, metropolitane e ferrovie concesse, con un guasto ogni due giorni che ha toccato la sola metro A. Quindi, la nuova Ztl con le nuove restrizioni si sommano alla già compromessa mobilità della Capitale. «Non è possibile che per una restrizione parziale, che tra l’altro non prevede l’intero territorio della Capitale, a pagare siano i residenti stessi - commentano Leoluca Russo, presidente regionale di Assoutenti e Nicola Tosti Croce, presidente di Assoutenti Roma - In aggiunta a ciò, poi, ci sono tutti i disagi del trasporto pubblico romano. Come si può pensare di chiedere ai residenti di evitare di usare l’auto e usare bus e metropolitane che sono continuamente oggetto di disagi e sospensioni del servizio? È necessaria una transizione delle abitudini della mobilità che coinvolga anche il Governo nazionale. I romani non possono pagare per tutti. E soprattutto non possono esserci romani di serie A, ancora graziati dal provvedimento, e romani di serie B, che invece dovranno pagare questa “tassa”. C’è chi vive sul Raccordo anulare che per dieci metri di confine rientra in una fascia verde che, in sostanza, non li riguarda». «Finché non si migliora e non si potenzia il trasporto pubblico capitolino, oggi disastroso, qualsiasi misura che limita la libertà di circolazione dei cittadini appare eccessivamente sbilanciata e punitiva verso i residenti», concludono Russo e Tosti Croce.

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