Roma, Ama, flop delle sanzioni per chi sporca: i rifiuti restano in strada

Roma, Ama, flop delle sanzioni per chi sporca: i rifiuti restano in strada
di Mauro Evangelisti
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Domenica 3 Marzo 2019, 11:10

Le sanzioni contro chi sporca la città, non rispetta le regole della differenziata o impedisce lo svuotamento dei cassonetti perché lascia l’auto in divieto di sosta sono diminuite del 15 per cento. Erano 23 mila nel 2017, sono scese sotto quota 20mila nel 2018. Questo dimostra che c’è un allentamento del contrasto delle irregolarità che contribuiscono a rendere ancora meno pulita Roma. Come è possibile? Vi è un problema strutturale. Incredibilmente, Ama su tutto il territorio di Roma Capitale schiera appena 38 accertatori che possono fare le multe. E stiamo parlando di un territorio vastissimo, 1.287 chilometri quadrati. Vi sono però anche ragioni contingenti in questa flessione dell’attività di contrasto: nel 2018 in molti quartieri del VI e del X Municipio è partito il nuovo sistema di raccolta differenziata, quella con i bidoncini e il chip elettronico, e molti accertatori sono stati utilizzati non per la repressione, ma per la prevenzione, per informare i cittadini sui cambiamenti.

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Le assunzioni che si dovevano fare per rendere meno traumatica la partenza del nuovo sistema della differenziata sono state congelate per la paralisi della mancata approvazione del bilancio. Ma come è possibile che un’azienda come Ama - in una città dove è pratica diffusa abbandonare gli ingombranti sui marciapiedi, portare la spazzatura in un altro quartiere o parcheggiare davanti ai cassonetti - vi siano solo 38 accertatori? Replica Daniele Diaco, M5S, presidente della Commissione ambiente di Roma Capitale: «Il problema esiste e nelle prossime ore presenterò una mozione per aumentare sensibilmente il numero degli accertatori, dovranno essere almeno 150». Da Ama dicono: «Sono state 19.870 le multe elevate a Roma dagli agenti accertatori nel 2018 per infrazioni al Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani. Gli ispettori dell’azienda oltre che sull’attività sanzionatoria, sono stati impegnati anche in attività prevenzione e ammonimento (pre-attività sanzionatoria) sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti, con particolare riferimento al VI e X municipio dove è partita la nuova differenziata». Va però ricordato che nel 2017 le sanzioni furono 23.713, quindi siamo di fronte a circa 4.000 multe in meno mentre degrado e violazioni delle regole stanno dilagando. La parte più consistente delle sanzioni riguarda le auto lasciate davanti ai cassonetti che impediscono così il lavoro di svuotamento dei mezzi dell’Ama: in un anno sono state quasi 9.000, dunque quasi la metà di tutte le sanzioni, ma anche in questo caso siamo di fronte a una goccia nell’oceano. 1.061 le sanzioni invece ai pendolari dei rifiuti, cittadini che non fanno la differenziata nei loro quartieri (o nei loro comuni) e portano la spazzatura in altre zone dove ci sono ancora i cassonetti. Il resto delle sanzioni è suddiviso in questo modo: «3.431 multe per errato conferimento di diverse frazioni, 976 per mancata differenziazione; 680 multe per errato conferimento della frazione umida, 320 per errato conferimento di carta e cartone, 215 per errato conferimento degli imballaggi in plastica e metallo, 113 per errato conferimento della frazione indifferenziata, 3.518 multe per errato utilizzo o custodia dei contenitori condominiali assegnati». Le multe vanno da 50 a 500 euro.

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