Davide Rossi, il figlio di Vasco provocò incidente e scappò: «Io, perseguitato per colpa di mio padre»

Davide Rossi, il figlio di Vasco provocò incidente e scappò: «Io, perseguitato per colpa di mio padre»
di Adelaide Pierucci
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Sabato 11 Luglio 2020, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 16:50

«Non sono scappato. Allucinante ritrovarmi accusato di qualcosa che non ho commesso. Pago il peso di essere il figlio di Vasco Rossi». Davide Rossi il primogenito di Vasco, il cantante più amato dagli italiani, finito a processo a piazzale Clodio con l’accusa di essersi allontanato dopo un incidente d’auto con feriti per far risultare alla guida l’amico passeggero, ieri, si è difeso così in aula.

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«Eravamo alla Balduina. Ci siamo subito fermati, siamo scesi dalla macchina e sono stato io il primo a sincerarmi con le cinque ragazze scese dall’auto tamponata che stessero bene. Hanno risposto ‘’sì’’. Allora io ho seguito l’amica sulla nostra auto, che scossa si era allontanata. Abito a cento metri. Guidava il mio amico, ma visto che l’auto era mia l’ho chiamato subito per assicurarmi che avesse firmato il cid, l’ammissione di responsabilità. La verità è che pago il peso di essere figlio di Vasco Rossi - ha aggiunto - è una lama a doppio taglio, e mi prendo pregi e difetti. Sempre per rifarsi su mio padre. Canto e faccio il dj, non navigo nell’oro. Anche sul lavoro ne pago le conseguenze».

L’amico, accusato di favoreggiamento, ha confermato la ricostruzione. «Guidavo io. Ho saputo dopo di avere la patente scaduta da 4 mesi - ha spiegato in aula - una ragazza piangeva. Ho atteso l’ambulanza, ho firmato il cid con il fidanzato di una di loro». L’incidente risale al 16 settembre 2016, alla Balduina. La Audi Q5 di Davide Rossi tampona una Fiat Punto all’incrocio di via Duccio Galimberti. Delle 5 ragazze a bordo una avrà un trauma al collo, un’altra una costola fratturata. Cruciale nel processo sarà la testimonianza di Virginie Marsan, figlia della moglie di Carlo Vanzina, l’amica sull’auto del figlio di Vasco. Il presunto guidatore, ha fornito un chiarimento: «Non è vero che ho promesso biglietti del concerto di Vasco dopo la firma del cid. Era una carineria mentre si parlava».

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