Ha prestato servizio in ospedale al San Camillo fino a quando non ha accusato i primi sintomi: febbre alta e tosse. Positivo al Covid, si è presentato allo Spallanzani ma le sue condizioni sono precipitate in poche ore. I colleghi dell’istituto hanno confermato che la polmonite bilaterale era in uno stadio avanzato. Nonostante le cure l’otorino, un romano di 50 anni, è morto mercoledì per le complicazioni del Coronavirus. Non è stato ancora accertato dove il medico si sia contagiato.
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Sono state comunque attivate tutte le procedure di tracciamento nella struttura di circonvallazione Gianicolense, già in affanno da una settimana per l’aumento di malati.
LA FASE 7
Con l’impennata dei contagi, le strutture ospedaliere sono ormai vicine al collasso. I primi a cedere sotto la pressione sono stati i pronto soccorso. Uno dopo l’altro - dal Casilino, all’Umberto I fino al Grassi - hanno registrato un sovraffollamento di pazienti Covid per mancanza di posti letto. Gli ospedali della Asl Rm5, da Tivoli a Zagarolo, hanno intanto già sospeso i ricoveri d’elezione. Cioè le operazioni concordate e i ricoveri ordinari. Un provvedimento che anticipa, di fatto, la Fase 7 della pandemia prevista nel documento regionale e che ha sollevato proteste e polemiche. Dalla direzione sanitaria non arriva alcuna conferma, ma l’ipotesi è che abbiano sospeso le procedure per carenza di posti letto. Un’emergenza per tutte le strutture ospedaliere regionali. «In questo momento ci occupiamo solo delle situazioni più gravi, come i malati oncologici e i pazienti con problemi cardiaci. Il resto è rimandato.
È troppo rischioso far venire i pazienti in ospedale se non ci sono emergenze» spiegano dalla Asl Rm3: «Ma l’ufficialità della sospensione - precisano - deve arrivare dalla regione. Sono giorni delicati e quando l’emergenza rientrerà, riprenderemo gli interventi ordinari». Lo stesso la Asl Rm2, che ha raccomandato di andare al pronto soccorso del Casilino «solo per patologie gravi». E con il numero di positivi Covid che continua a crescere, la Regione Lazio ha allargato la rete d’emergenza aumentando i posti letto “per i casi confermati Covid”. Con «un piano di maxi emergenza» come si legge nel documento siglato da Alessio D’Amato, assessore regionale e coordinatore dell’unità di crisi. Da oggi saranno dunque a disposizione 656 posti letto ordinari, 18 terapia intensiva e 32 semi intensiva. Per poter attivare le nuove unità è stato necessario attrezzare anche ospedali che nella prima fase dell’emergenza non erano rientrati nell’elenco, come per esempio il San Camillo. Dove da questa settimana saranno operativi 8 posti di terapia semi intensiva e 78 ordinari. Da destinare ai malati, accertati, Covid.
Covid, bollettino oggi 17 ottobre: 10.925 nuovi contagi e 47 morti. Allarme Lombardia e Campania. Terapie intensive +67
Covid Italia, il bollettino di oggi 17 ottobre 2020. Sono 10.925 i nuovi casi di coronavirus in Italia. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono 47. Su quasi 28 mila tamponi, vero e proprio record, oggi nel Lazio si registrano 994 casi positivi (il dato tiene conto di 200 recuperi di notifiche della Asl Roma 2 e della Asl di Frosinone), 12 i decessi e 62 i guariti.