Fiumicino, in manette ladri hi-tech: nelle valigie cellulari e tablet rubati

Gli agenti della Polaria fermano due magrebini: refurtiva da 50mila euro

Fiumicino, in manette ladri hi-tech: nelle valigie cellulari e tablet rubati
di Flaminia Savelli
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Sabato 18 Febbraio 2023, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 14:29

Un movimento sospetto ai controlli del bagagli a mano ed è scattato l'allarme. Gli agenti della Polaria hanno approfondito gli accertamenti per due passeggeri, stranieri di origine magrebina, che avevano appena imbarcato le valige su un volo diretto in Marocco. Una volta aperto il trolley, nascosti nel doppio fondo, hanno trovato cellulari e pc ancora incartati. Così è scattato l'allarme all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino con gli agenti della polizia che hanno ordinato lo sbarco dei bagagli.
L'INDAGINE
Una volta recuperate le due valigie, i poliziotti della Polaria hanno trovato cellulari, tablet e computer di ultimissima generazione: iPhone 14, Samsung s22 ultra per un valore di 50 mila euro. Per gli investigatori, i due passeggeri erano in realtà "collettori". Incaricati di spedire, e quindi rivendere, la merce. Sono quindi scattate le indagini per risalire alla provenienza di quanto recuperato. Dai primi accertamenti, alcuni dei pc recuperati, sarebbero stati rubati in diverse zona d'Italia. Ma l'inchiesta ora punta dritta ai dispositivi elettronici ancora incartati. Per i poliziotti si tratta della refurtiva delle spaccate messe a segno negli ultimi mesi nella Capitale. Ecco perché gli investigatori stanno tracciando segnalazioni e denunce dei colpi messi a segno nelle diverse zone della città. Non solo: gli agenti stanno ricostruendo anche la fitta rete dei due passeggeri fermati e arrestati. L'ipotesi è che ci siano altre persone coinvolte nel traffico illegale di dispositivi elettronici. Una vera e propria banda che coordina i colpi e che poi gestisce le spedizioni fuori dalla città.

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IL MERCATO NERO
Un mercato nero per un giro d'affari milionario. «I due stranieri di origini magrebina- spiegano i poliziotti - sono solo intermediari.

Dietro siamo certi si nasconda un'organizzazione di rapinatori in grado poi di gestire le vendite del materiale rubato». La pista calda è quella del mercato on line. Gli investigatori stanno dunque analizzando i maggiori canali di vendite cercando tracce e punti di contatto con i due fermati e con la merce sequestrata.


LE BANDE
Negli ultimi mesi le bande della spaccata in azione nella Capitale hanno messo a segno furti a raffica. I riscontri per i poliziotti si stanno concentrando su quelli ai negozi hi - tech. L'ultimo, centrato lo scorso gennaio, in un negozio di Vigna Clara. La gang aveva preso a noleggio una macchina. Quindi intorno alla mezzanotte ha puntato il locale di via Stefano Jacini, poco distante da Vigna Clara. Quando le volanti della polizia sono arrivate sul posto era già troppo tardi: i banditi erano in fuga con un bottino da 20mila euro. Per entrare all'interno dello store di via Jacini, avevano forzato la serranda principale e divelto parte della vetrata. Una volta all'interno, i banditi avevano fatto razzia di iPad e iPhone. Un furto lampo: una manciata di minuti dopo, quando sono intervenuti gli agenti di polizia del reparto Volanti, la banda era già scappata via. Ma le telecamere di video sorveglianza dello store hanno ripreso l'intera sequenza in cui si vedono i banditi forzare l'ingresso del negozio e poi ripulire scaffali ed espositori. Anche questo furto è nel mirino dei controlli degli uomini della Polaria.
 

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