La corsa col fresco fai da te sotto i pini di Villa Borghese

di Mimmo Ferretti
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Domenica 15 Luglio 2018, 00:26
Raccontano gli esperti di Harvard che per far funzionare al meglio il cervello la temperatura ideale intorno a noi deve essere di 22 gradi. Hanno scoperto, i sapientoni statunitensi, che con il caldo non si riesce a rendere a dovere nel lavoro e nello studio. Da qui la necessità di attrezzarsi di aria condizionata, anzi di conviverci per essere produttivi al massimo. Diciamoci la verità: questa è una scoperta che ci paralizza dallo stupore, perché mai e poi mai avremmo pensato, o soltanto immaginato, che il segreto per sconfiggere il caldo fosse l’aria condizionata. Solo che, almeno per ora, non è stata inventata quella portatile. Un guaio per chi senza obblighi di lavoro o di studio – ma forse con il cervello un po’ accaldato, se non bollito – decide di rinfrescarsi facendo una corsetta all’ombra dei pini di Villa Borghese. Un rito al quale, bruciasse (di caldo, ovvio) la città, l’ultrà del footing non rinuncerebbe neppure sotto tortura. Perché il runner l’aria se la condiziona da solo. Maglia autorefrigerante con un filato in ceramica (sì, ceramica), pantaloncini traspiranti con tecnologia Gel Cool, calzini con protezione UPF 30, scarpette termodinamiche con il sistema Boa per la chiusura e cappellino Ultra Light con visiera larga, ovviamente traforato. Totale: 285 euro, sconto compreso. Il prezzo di un condizionatore. Ma vuoi mettere l’orgoglio sudato del fresco fai da te?
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