Una data non basta. «Sono autistico, mica scemo»

di Raffaella Troili
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Domenica 15 Aprile 2018, 00:05
“Io mi sento unico, ho le mie passioni, le mie voglie... L’autismo è un mondo da conoscere per capire che le cose più importanti sono le più semplici!”
_Educa

Assai uomo autistico ama: ama la vita, ama l’aria, ama le persone tutte, animali e ogni cosa del cosmo ma soprattutto sente, vive, ascolta di più, molto di più di voi normali. Perciò amateci, ascoltateci, comprendeteci sempre e sempre anche se sembriamo strane creature viventi». È l’appello struggente di Christian Moretti, all’indomani della settimana dedicata alla consapevolezza sull’autismo (il 2 aprile da 10 anni è la giornata mondiale). Diciamo la verità, di autismo si parla poco e niente, anche nei giorni “dedicati”. I bambini sono invitati a indossare maglie blu di cui conoscono poco il senso, eventi di nicchia non danno il senso del dramma quotidiano che vivono gli interessati e le famiglie.

Ce lo spiega Christian allora cosa ama, vuole e prova un autistico: tutto.
Come e più di noi, anche se spesso incapace di esprimersi, costretto in un corpo che si chiude come una gabbia, preda di emicranie che rovinano pure la festa, quando c’è. Abbandonati a se stessi specie se adulti, con una mente che spesso potrebbe fare i giri intorno a tanti noi “normali”. Hanno un pensiero per tutti, chiedono che si ascolti la loro voce del cuore, di non lasciarli morire dentro, quando è proprio dentro che amplificano emozioni e angoscie. Cerchiamoli, non sono invisibili, accuditi dalle loro famiglie arrese al fatto che nessun altro lo fa. Non a caso il 2 aprile Christian Moretti su fb ricorda: «Sono autistico adulto ma non trasparente...». A volte è più chiaro: «Sono autistico, mica scemo...».
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