Il rischio cena dalla suocera
nella domenica senza partite

Il rischio cena dalla suocera nella domenica senza partite
di Mimmo Ferretti
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Domenica 8 Luglio 2018, 00:25 - Ultimo aggiornamento: 00:33
Il peggior incubo di una afosa domenica romana d’inizio luglio. «Senti, visto che oggi non ci sono le partite del mondiale, che dici: andiamo a cena da mamma?». Brividi lungo la schiena anche se un po’ te l’aspettavi, eri quasi preparato. Comunque fai un bel respiro, rilassi i muscoli del viso, sfoderi il sorriso delle grandi occasioni e vai. «Certo, ne sarei felice. Però...». E lì parte una serie di invenzioni miste a bugie da consumato combattente della vita. Tipo: avevo pensato di andare a scaricare con il fresco un po’ di materassi e frigoriferi vicino ai cassonetti del Trullo, e magari poi sono stanco e di scarsa compagnia. Non sarebbe meglio rinviare? Oppure: avevo promesso a Emilio di accompagnarlo verso le sei a cerchiare di giallo un po’ di buche alla Magliana, e mi dispiacerebbe non mantenere la parola. E ancora: ero rimasto d’accordo con Leonardo che verso il tramonto saremmo andati a dar da magiare ai cinghiali sulla Cassia, e lui da solo non ci va perché ha paura. 

Aspetti la sua replica guardandola dritta in faccia, e quando vedi che allarga il sorriso ti convinci di averla fregata. Invece. «Hai ragione. Vuol dire che andremo da mia madre a pranzo, così dopo puoi fare quello che vuoi». Amen.
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