Roma e un autunno incredibilmente intenso

Roma e un autunno incredibilmente intenso
di Davide Desario
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Martedì 14 Novembre 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 21:03
L’autunno di Roma come
l’esplosione di una supernova.
E i gattacci di strada osservano, 
dando la schiena ai ruderi

@Bene_Pierf

Ho visto una donna e un uomo passeggiare in via dei Fori Imperiali incantarsi davanti alle rovine e sorridere per un gabbiano che improvvisamente prende il volo. Sorrisi così intimi se ne vedono sempre meno a Roma. Ho visto uno splendido balletto di foglie sul lungotevere, proprio davanti ponte Mazzini: danzavano sospinte dal vento, sembravano gioiose e rasserenavano anche i volti di chi era incolonnato nel traffico. Ho visto un carico di pomodorini cadere in un vicolo dietro piazza Navona andare a riempire “le fughe” tra i sampietrini realizzando una macchia di colore inattesa che catturava l’attenzione di chiunque passasse.

C’era un uomo sul ponte che porta all’Isola Tiberina: urlava al telefonino e quando ha smesso ha preso il cellulare e l’ha lanciato nel Tevere, il più lontano possibile quasi a voler raggiungere le rapide. C’era il sole che giocava a nascondino tra le nuvole che correvano. Un anziano dopo aver spinto la moglie seduta in carrozzina si è fermato a piazza San Silvestro. Si è seduto sulla panchina di marmo. E poi ha tirato fuori da una busta di tessuto una copia del Messaggero e ha iniziato a leggerlo alla moglie. Ho visto una ragazza nella Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi scegliere con cura cd, vinili e libri. Li ha fatti incartare tutti. Compresa la gioia di aver trovato qualcuno con cui condividere le sue emozioni. Ho visto l’autunno a Roma. E non avevo mai pensato potesse essere così intenso.

davide.desario@ilmessaggero.it
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