La truffa del pacco e quell’uomo che sa tutto di te

di Maria Lombardi
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Venerdì 22 Giugno 2018, 01:14
Dopo la truffa dello specchietto 
quella della “strusciata”. Con
la carta vetrata ti strusciano la
fiancata e dicono che li hai presi

@battaglia-persa

«Avvocato...» L’avvocato sente il suo nome e si gira. Nel parcheggio dell’area di servizio Casilina est un signore gli va incontro per stringergli la mano. «Si ricorda di me? Che piacere rivederla. Ho un meraviglioso ricordo di lei, le sarò sempre grato per tutto quello che ha fatto per me. I suoi figli? E la musica? Continua a suonare? Io la seguo sempre». L’avvocato non ricorda quell’uomo. Sarà un cliente che ha dimenticato, quel tipo conosce troppe cose della sua vita (nome, città, musica), l’idea che sia un impostore non lo sfiora. Per non fare figuracce, «sì, certo che mi ricordo». «Senta, mi devo sdebitare con lei. Ora faccio il rappresentante di un’ottima marca di abiti da uomo. Mi permetta di farle un regalo». E gli mostra dei completi in cachemire. «Lei ha una 50, ecco due vestiti per lei». «Non posso accettare». Senza dargli il tempo di replicare, mette in macchina dell’avvocato due buste con il marchio. «Mi mette in imbarazzo. Mi dica quanto le devo». «Guardi, solo i soldi della benzina: 200, 300 euro. Faccia lei». L’avvocato gli dà 300 euro e ringrazia. «Sono io che devo ringraziarla». A casa scopre che nella busta ci sono pezze. L’avvocato raggirato all’autogrill. Qualcuno, ragiona, avrà preso il numero della sua targa mentre faceva la sosta per il caffè, attraverso qualche “talpa” sarà risalito al nome. Facebook ha svelato tutto il resto. Bastano 4 minuti. Ecco un altro copione dei truffatori. Così impauriti dagli sconosciuti, finirà che per strada daremo retta solo ai nostri pensieri e ai cani.
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