Sono all’aeroporto di Roma e un ragazzo sta suonando al pianoforte tutte le soundtrack dei pirati dei Caraibi. Ho i brividi
@unseelje

Siamo talmente abituati a vedere la Capitale in caduta libera che quando arriva una notizia in controtendenza non ci crediamo. Scetticismo cosmico. A Roma c’è l’aeroporto che ha registrato il miglioramento più rilevante. Skytrax, un istituto che analizza compagnie europee e scali, ha assegnato al Leonardo da Vinci, il “World’s Most Improved Airport 2018” che ovviamente non significa che è il migliore del mondo, ma quello che è migliorato di più rispetto all’anno precedente. Un risultato che fa vacillare lo scetticismo cosmico che ci attanaglia quando si parla di Roma. Secondo Aci (Airport council international) Fiumicino è il miglior hub europeo. Possibile? Stiamo parlando dello stesso aeroporto che nel decennio scorso mostrava foto di bagagli non consegnati, attese di un’ora per il recupero della valigia, code ai controlli sicurezza? Sì.

E chi viaggia spesso ha avvertito che c’è stato un cambiamento, perché ad esempio ai controlli sicurezza sono divenuti perfino più simpatici (e hanno architettato un sistema ingegnoso per la distribuzione delle vaschette dove mettere gli oggetti); l’apertura di un nuovo molo ha reso più piacevole il percorso verso il gate, la diffusione del controllo automatico del passaporto elettronico è una benedizione (resta qualche attesa di troppo per i passeggeri extra Ue). Per festeggiare il premio, i dipendenti dell’aeroporto hanno girato un video scherzoso in cui coccolano i passeggeri, fino a pulire i loro occhiali. Ecco, questo nella realtà non succede.