Nasce il nuovo Messaggero.it: più contenuti, più social, più tuo

5 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Settembre 2018, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 08:46


Il testimone passato dai grandi riformatori della storia del Messaggero viene raccolto, oggi, anche dal web. Lo spirito è lo stesso: l’idea di essere il difensore civico dei nostri lettori/utenti e di esserlo scegliendo gli strumenti più accattivanti e moderni disponibili. Quando possibile, innovandoli.   

Eccolo, dunque, lo strumento nuovo, il nuovo Messaggero on line: una riforma della homepage e delle sezioni che esalta la chiarezza e gli approfondimenti ma che, soprattutto, si mette al servizio di tre nuovi cavalli che mettiamo nel nostro motore. Uno sguardo alla nuova homepage e noterete qualche aggiustamento stilistico: non c’era bisogno di fare una rivoluzione, abbiamo però lavorato al tessuto che connette, all’elaborazione Seo, con l’introduzione del supertag per l’argomento caldo che piace all’algoritmo. La vera novità è però altrove. 
 

SENTI, VEDI, PARLA
Orecchi, occhi, voci di una città – Roma – che è centro del mondo. Nella nuova homepage troverete una sezione ad hoc che abbiamo chiamato MyPlay: il marchio del Messaggero e una funzione di accensione per lo scatenamento di contenuti che partono dalla lettura e vanno ad un’esperienza completa per l’utente.

L’orecchio sulla città è l’incubatore di big data, Smart City: affluiscono già in questa sezione del nostro sito informazioni che rigiriamo ai cittadini per tastare il polso coi numeri e le legende che li spiegano come si sta qui e ora a Roma. E allora ecco i dati sui mezzi pubblici in tempo reale, con le percorrenze e i ritardi. Con le medie a fare da punto di riferimento: un ritardo episodico della linea del 445 è un fatto; un ritardo periodico del 445 è un problema. Qualcosa da andare ad analizzare: dal dato all’analisi al racconto. 

E così con le attese o le code ai pronto soccorso degli ospedali cittadini. E il numero di pazienti trattati nei triage e anche una geografia – momento per momento – dove il servizio di prima emergenza può essere più snello. E l’inquinamento dell’aria. Questo giornale è il difensore civico dei romani, da sempre. Comunicare è la strada scelta: una volta con le campagne a suon di like cartacei come quella per la reintroduzione della festività della Befana, oggi con i social e i like 2.0. Roma Smart City misura la temperatura della città, il battito e noi l’ascoltiamo.

Da quei dati asettici, lo stimolo per andare a vedere coi nostri cronisti: gli occhi dei testimoni del Messaggero. Che dal numero partono per una verifica del loro valore: il contrasto alle fake news o alle dicerie, prestando orecchio a tutto. Un impegno che questo giornale sta portando avanti con un progetto ad hoc portato avanti con Google per l’informazione di qualità e che lanceremo prossimamente.

Troverete molte dirette e video-racconti (utili e utilizzatissimi per l’analisi dei fatti con slide fruibili anche a mobile o computer in stato silenzioso). Ma anche una nuova rubrica: "Roma chiama, Il Messaggero risponde" e un'email dedicata per segnalare quello che non funziona nella vostra, nella nostra città. L’ambizione è quella di diventare un vero e proprio city broadcaster: la presenza ogni giorno sul territorio della metropoli è stata da sempre nota distintiva del Messaggero. Ecco, allora, che vedrete sempre più spesso sulle hard news, le notizie di cronaca, o sui momenti più frivoli spuntare una telecamera o uno smartphone di ultima generazione targato Messaggero. 

Una sezione del nuovo sito che si chiamerà MyPlay, dove la M di My è “il” carattere Messaggero: una sezione che raccoglierà il meglio dell’edizione cartacea del giornale, ma anche i video più virali o le produzioni video che arriveranno. Abbiamo adattato e potenziato la nostra struttura per rispondere a questa esigenza; anche utilizzando i social cercheremo di coinvolgere i nostri utenti fornendogli un’informazione di prossimità certificata. E i nostri occhi vedranno anche oltre i fatti: l’idea è quella di aprirci al mondo del videomaking e creare format nuovi da proporre sulle nostre piattaforme.

Orecchi e occhi sulla città, ma il Messaggero ha anche una voce, anzi più di una voce: Le voci del Messaggero è la sezione degli audio dalla redazione. Un modo nuovo per moltiplicare la fruibilità del giornalismo di qualità che produciamo da 140 anni. Sentirselo raccontare, il giornale, attraverso il sito o il passaggio sui nuovi dispositivi che stanno entrando nelle nostre case è un passo avanti che valorizza l’informazione di qualità che sappiamo esprimere. Aumentiamo la fruibilità anche in momenti in cui l’utente non può vedere lo schermo (in auto, in mobilità etc.). 

La nostra piccola grande rivoluzione arriva dopo 11 anni di vita del nostro sito: il nostro editore fu tra i primi, con l’esperienza di Caltanet, a intravedere nell’innovazione dell’informazione 2.0 la strada giusta. Nel 2007, quando IlMessaggero.it nacque, una mattina di maggio, qualcosa si vedeva, qualcosa s’intuiva ma nulla lasciava immaginare che in così poco tempo saremmo passati ad una fruizione al 70 per cento legata agli smartphone. E forse anche ad una crescita quale quella che sta portando il Messaggero.it battere record su record: l’ultimo agosto (secondo i dati di Webtrekk) un più 23 per cento rispetto ad un anno fa e record aggiornato, dopo quello di luglio, anche nel mese più delicato. Il nuovo sito e il lavoro sul visual desk devono portarci all’avanguardia nel settore strategico delle notizie “viste” e lette. Quale occasione migliore per un giornale come questo, capace di essere all’avanguardia nella grafica e nella scrittura, nelle idee e nelle battaglie di celebrare i suoi primi 140 anni costruendo la macrostruttura che lo lancia nei prossimi 140?
© RIPRODUZIONE RISERVATA