Roma, arrestato lo stupratore del Pigneto: è un 28enne egiziano (disoccupato e irregolare) riconosciuto da scarpe e capelli

Le indagini dopo la denuncia di una romana di 43 anni palpeggiata e morsa in strada: "Sono sicura, è lui"

Roma, arrestato lo stupratore del Pigneto: 28enne egiziano (disoccupato e irregolare) riconosciuto da scarpe e capelli
di Marco De Risi e Flaminia Savelli
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Venerdì 22 Marzo 2024, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 06:23

Riconosciuto dalle scarpe da ginnastica e dalla singolare rasatura dei capelli. Incastrato dalla stessa vittima e da un testimone che lo hanno identificato: si è chiusa lunedì all'alba l'indagine sulla violenza avvenuta la notte del due marzo in via Cristoforo Buondelmonti, al Pigneto. Sono stati i carabinieri della stazione Torpignattara con i militari della compagnia Casilina a riconoscere lo stupratore di cui la vittima, una romana di 43 anni, aveva disegnato un dettagliato identikit. Dopo aver visionato centinaia di fotogrammi delle telecamere di zona e aver proceduto con gli accertamenti su oltre mille persone nel quartiere, gli investigatori lo hanno riconosciuto non appena è uscito dalla stazione della metro Pigneto.

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Il campanello d'allarme è scattato perché l'uomo indossava gli stessi abiti della notte della violenza sessuale. In particolare, un paio di scarpe da ginnastica Reebok. Quindi il dettaglio dei capelli rasati sulla nuca e lunghi ai lati del viso. Alla vista degli uomini in divisa, ha tentato di scappare. Una breve fuga perché i carabinieri lo hanno fermato e arrestato. In manette è finito uno straniero di origini egiziane di 28 anni, disoccupato, incensurato e irregolare sul territorio nazionale. Ora accusato di violenza sessuale.

Una volta identificato, è stata la stessa vittima a riconoscerlo: «È stato lui, ne sono certa» ha detto sconvolta nel ripercorrere quei drammatici istanti.

L'ALLARME

A far scattare l'allarme la notte della violenza era stata la stessa vittima: aveva appena trascorso una serata con gli amici e stava sbloccando una bici a noleggio per rientrare a casa. Il 28enne l'aveva sorpresa alle spalle spingendola a terra per poi palpeggiarla e morderla. Le grida di aiuto disperate della donna avevano attirato l'attenzione di un passante che era riuscito a liberarla dall'aggressore che poi era fuggito via. «Ero a una manciata di metri dal locale dove avevo appena trascorso la serata con i miei amici» aveva poi raccontato la 43enne al Messaggero: «Quell'uomo mi è piombato alle spalle, voleva violentarmi. Se avesse voluto rapinarmi, lo avrebbe fatto agevolmente anche perché avevo il cellulare in mano per sbloccare la bici. Ho reagito, ho chiamato aiuto e così sono scampata al peggio».

Quindi la denuncia ai carabinieri di zona che hanno avviato subito una fitta rete di controlli tra il Pigneto e Tor Pignattara, Nelle ultime tre settimane carabinieri in borghese hanno monitorato la zona a caccia di corrispondenze con l'identikit fornito dalla donna. Sono state inoltre analizzate le immagini delle telecamere di video sorveglianza. A partire da quelle puntate verso via Buondelmonti. Tuttavia i fotogrammi avevano ripreso il violentatore da una lunga distanza. «Le immagini erano troppo scure, la fisionomia del ricercato era appena accennata» confermano gli investigatori. Ma sono stati subito organizzati controlli e accertamenti nel perimetro del quartiere. Le operazioni di ricerca sono andate avanti per giorni fino a quando l'uomo non è stato notato mentre usciva dalla stazione della metro. I carabinieri non hanno esitato un istante, lo hanno subito fermato e quindi arrestato. Una volta fermato, il 28enne è stato riconosciuto dalla donna che non ha avuto alcun dubbio quando gli è stata mostrata la foto. A riconoscere il violentatore anche il testimone che era intervenuto in soccorso della 43enne la notte dell'abuso. «È senz'altro lui, non ho dubbi» ha detto ai carabinieri che hanno trasferito in carcere lo straniero ora accusato di violenza sessuale.

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